La Commissione presenterà il piano per L’Unione del risparmio e degli investimenti che, partendo dalle indicazioni del report di Letta, mira a collegare i risparmi degli europei agli investimenti nel blocco
In cima all’agenda
Avanti tutta col riarmo – A Bruxelles un’altra settimana dedicata al riarmo e al sostegno all’Ucraina di Volodymyr Zelensky. Mercoledì 19 la Commissione europea presenterà il Libro bianco della difesa. Il documento confermerà innanzitutto i progetti contenuti nel piano ReArm Europe presentato da Ursula von der Leyen: lo strumento da 150 miliardi di prestiti, la flessibilità sulle spese per le armi nel Patto di Stabilità e il nuovo ruolo della Banca europea degli investimenti. Per il resto si rimanda al bilancio pluriennale 2028-2034.
Made in Europe sì o no? – Tra i governi è in corso un dibattuto sull’opportunità di inserire nel piano una clausola Made in Europe, per fare si che si acquistino armi prodotte nel blocco. Tra i principali sostenitori la Francia di Macron, mentre Germania, Olanda e altri Paesi nordici sono contrari per questioni di opportunità e urgenza. Il compromesso potrebbe essere di suggerire di chiedere prima a rifornirsi in Europa, sostenendo i produttori di armi locali per permettere loro di produrre di più e più in fretta, ma rivolgersi a Paesi terzi (tipo Usa o Corea del sud) se “non esiste una soluzione Ue con prezzi, tempi e prestazioni adeguate”.
Tempi stretti per la flessibilità – Il Libro bianco della difesa dovrebbe chiedere ai Paesi membri di fare in fretta a richiedere l’attivazione della clausola di salvaguardia nazionale, la clausola che permette di ottenere l’esclusione delle spese per la Difesa dal conteggio del deficit all’interno del Patto di stabilità, sostenendo che deve essere fatto “entro il prossimo aprile”, e chiede anche di “approvare la proposta di regolamento sul rafforzamento degli armamenti e della produzione europea (ReArm) come una misura d’urgenza”.
Nuove armi all’Ucraina – Lunedì 17 al Consiglio Ue Affari esteri si discuterà la proposta dell’Alto rappresentante Kaja Kallas, di fornire un nuovo pacchetto di urgenza di aiuti all’Ucraina. Il piano è stato portato dai 20 ai 40 miliardi di euro per quest’anno, valutando che queste sono le necessità della nazione anche alla luce del disimpegno degli Stati Uniti. Un “primo passo” per i Paesi disposti a partecipare consiste nell’accettare di fornire a Kiev 2 milioni di granate per un valore di 5 miliardi di euro.
I nuovi volenterosi – Come per l’invio di soldati in Ucraina in caso di tregua anche per questo nuovo pacchetto di aiuti si potrebbe creare una coalizione di volenterosi. Solo che questa volta i volenterosi dovrebbero essere 26 Paesi su 27, con la sola eccezione dell’Ungheria di Viktor Orban (ma va?). “Il sostegno al piano può essere su base volontaria, così bypassiamo l’Ungheria, ma serve un accordo politico vincolante. E i governi devono passare dalle parole ai fatti quando si tratta di mettere i soldi”, ha spiegato un’alta fonte diplomatica europea, che prevede però che lunedì difficilmente ci sarà un accordo.
Il ritorno dei leader – E a sole due settimane dall’ultima riunione convocata in via straordinaria, giovedì 20 e venerdì 21 a Bruxelles tornano i leader dei Ventisette per un Consiglio europeo ordinario. Dopo aver dato il via libera al piano ReArm Europe i capi di Stato e di governo torneranno a discutere del sostegno all’Ucraina ma anche della situazione in Medio Oriente, migrazione e competitività.
Altri temi caldi
Un’Europa d’acciaio – Mercoledì 19 la Commissione dovrebbe presentare anche il suo Piano d’azione per il metallo e l’acciaio. Circa 2,5 milioni di posti di lavoro e 80 miliardi di euro di prodotto interno lordo europeo sono legati all’industria siderurgica ma l’industria è sotto pressione a causa dell’aumento dei costi di produzione dovuti ai prezzi elevati dell’energia mentre i prezzi di vendita sono scesi a causa dell’aumento della sovraccapacità globale e della diminuzione della domanda. Bruxelles elencherà i suoi progetti per rispondere a questa situazione.
Il piano Letta – Partendo dalle indicazioni del piano dell’ex premier italiano Enrico Letta, la Commissione presenterà sempre mercoledì 19 il suo piano per L’Unione del risparmio e degli investimenti che mira a collegare i risparmi degli europei agli investimenti più produttivi, concentrandosi sugli obiettivi strategici dell’Unione, tra cui l’innovazione, la decarbonizzazione, le tecnologie digitali e la difesa. Letta ha proposto diversi interventi per fare in modo che i risparmi degli europei non vadano in fondi statunitensi più redditizi, a discapito della nostra economia.
Addio austerità – Il Bundestag dovrebbe approvare martedì 18 tre emendamenti alla costituzione tedesca che permetteranno alla Germania di violare gli stringenti limiti di bilancio finora imposti alla nazione. La riforma è stata voluta dal cancelliere in pectore Friedrich Merz che ha usato uno stratagemma: far votale la riforma al Parlamento uscente, nel quale ha una maggioranza dei due terzi necessaria alle modifiche della costituzione. Il ‘trucco’ è stato possibile grazie a un accordo tra la sua Cdu, la Spd di Scholz e I Verdi, il cui appoggio è arrivato dopo una lunga trattativa ed è stato decisivo.
Torna la grande Germania – Merz, la cui Cdu/Csu ha vinto le elezioni del 23 febbraio, ha denunciato la svolta degli Usa di Trump verso la Russia di Vladimir Putin e ha strappato la promessa fatta in campagna elettorale di limitare la spesa, impegnandosi invece a creare un fondo per le infrastrutture finanziato dal debito di 500 miliardi di euro che servirà anche a sostenere un aumento della forza militare tedesca che non si vedeva dai tempi della Guerra Fredda.
Sostegno alla Siria – Lunedì 17 a Bruxelles nona conferenza dei donatori per la Siria a cui partecipa anche la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. L’obiettivo è mobilitare il sostegno internazionale per una transizione inclusiva e pacifica nella nazione dopo la caduta di Assad e generare impegni per l’assistenza umanitaria e non umanitaria. Bruxelles ha anche rimosso parte delle sanzioni imposte contro il Paese.
Non c’è due senza tre – Il Parlamento portoghese sarà sciolto mercoledì 19 marzo dopo il voto di sfiducia al premier Luìs Montenegro, travolto da uno scandalo legato a un conflitto d’interessi. Il Paese tornerà quindi alle urne per la terza volta in poco più di tre anni il prossimo 18 maggio.
Buon compleanno Eurotower! – Martedì 18 è il decimo anniversario dell’inaugurazione dell’Eurotower, il grattacielo di 40 piani, alto 148 metri, che è la sede della Banca centrale europea nel quartiere Innenstadt di Francoforte, in Germania.
Parlamento Ue
Lagarde al PE – Giovedì 20, la Commissione Affari economici e monetari terrà il consueto dibattito con la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde. Gli eurodeputati la interrogheranno sul recente taglio dei tassi d’interesse e sull’impatto della svolta protezionistica degli Stati Uniti sull’economia dell’area euro.
Risposta dell’Ue ai dazi di Trump – Sempre giovedì 20 la commissione per il Commercio internazionale discuterà con il commissario Maroš Šefčovič delle azioni dell’Ue in risposta ai dazi imposti dagli Stati Uniti sulle importazioni europee di acciaio e alluminio. L’unione europea intende imporre tariffe fino al 50% su merci statunitensi per un valore di 26 miliardi di euro.
Migrazione e talenti extra-Ue – Mercoledì 19 la commissione Libertà civili voterà sulla creazione di una piattaforma Ue per i talenti, che permetterebbe ai cittadini extra-Ue di candidarsi per posti di lavoro nei settori con carenza di manodopera nei Paesi membri.
Visti e sicurezza – Sempre mercoledì 19 la commissione per le Libertà civili voterà su un aggiornamento dei criteri per sospendere i regimi di esenzione dal visto con Paesi terzi. Le nuove regole potrebbero includere minacce ibride e schemi di cittadinanza per investitori tra i motivi di sospensione.
Brunner in audizione – Mercoledì 19 in commissione Libertà civili, audizione con il commissario agli Affari interni, Magnus Brunner, sulla strategia sulla Sicurezza interna. Previsto anche uno scambio di opinioni con dirigenti Commissione sull’attuazione del nuovo Patto per l’asilo e la migrazione.
Bilancio Ue 2026 – Giovedì 20 la commissione per i Bilanci definirà le sue priorità per il budget del prossimo anno. I cinque settori chiave saranno risposta alle crisi, opportunità per i cittadini, affari esteri e rimborso del debito legato al programma Next Generation EU.
La Cpi e i crimini di guerra – Mercoledì 19 la presidente della Corte penale internazionale, Tomoko Akane, interverrà davanti alla sottocommissione per i Diritti umani e alla commissione Giuridica per discutere le recenti decisioni della Corte e la lotta all’impunità nei casi di crimini di guerra e contro l’umanità. Si discuterà sicuramente del mandato di arresto nei confronti del premier israeliano Netanyahu per supposti crimini contro l’umanità a Gaza.
La battaglia per le Ong – Martedì 18 marzo, la commissione Controllo di bilancio voterà sul discarico del bilancio dell’istituzione per il 2023. La relazione è redatta dalla relatrice del Ppe, Monika Hohlmeier, e i socialisti promettono battaglia accusando perché denunciano che il testo contiene alcuni emendamenti che metterebbero in discussione il ruolo delle organizzazioni della società civile, sollevando dubbi sulla loro influenza nel processo decisionale del Parlamento.
Diritti degli stagisti – Martedì 18 il Parlamento europeo darà il via ai negoziati su una normativa chiave per migliorare le condizioni di lavoro degli stagisti. La relatrice del Parlamento sul tema, Alicia Homs, presenterà la relazione alla commissione Occupazione. La questione è urgente: quasi la metà degli stagisti europei non riceve alcuna retribuzione e, quando prevista, spesso si limita al rimborso delle spese di trasporto.
Assistenza a Egitto e Giordania – Giovedì 20 la commissione per il Commercio internazionale voterà su due proposte di assistenza macro-finanziaria: fino a quattro miliardi di euro in prestiti per l’Egitto e 500 milioni di euro per la Giordania.
La condizione delle donne – Da lunedì 17 a giovedì 20 una delegazione della commissione per i Diritti delle donne e l’uguaglianza di genere parteciperà alla 69esima sessione della Commissione Onu sulla condizione delle donne, a New York. Durante i lavori, la Commissione adotterà le sue conclusioni annuali su parità di genere, diritti fondamentali e politiche sociali.
Hansen in commissione Agricoltura – Mercoledì 20, il commissario europeo per l’Agricoltura, Christophe Hansen, interverrà in commissione Agricoltura per un confronto sulla visione dell’esecutivo comunitario in materia di agricoltura e alimentazione. Tra le proposte in discussione, il riconoscimento dell’agricoltura come settore strategico e l’orientamento dei finanziamenti verso gli agricoltori che si occupano attivamente della terra e della produzione alimentare.
L’Ecr ora et labora – Giovedì 20 e venerdì 21 a Subiaco, in Italia, gli eurodeputati del gruppo dei Conservatori e riformisti di Fratelli d’Italia i riuniranno per la seconda edizione dell’evento “Principi radicati, futuro più forte: L’eredità di San Benedetto nei valori del conservatorismo europeo”. Nella città che ospita il Santuario del Sacro Speco, uno dei luoghi più significativi della spiritualità benedettina che risale a quasi mille anni fa, la destra si affida al Santo Patrono d’Europa. (Qui le info)
Salvare gli oceani – I liberali di Renew Europe presentano martedì 18 un documento di posizione dettagliato sul futuro degli oceani, in vista del dibattito in plenaria previsto per aprile, accompagnato da un briefing per la stampa con gli autori. La Commissione dovrebbe presentare il nuovo Patto europeo per gli oceani prima dell’estate.
Consiglio Ue
Preparare l’Euco – Come di consueto in vista del Consiglio europeo martedì 18 marzo si riunirà il Consiglio Affari generali, con i ministri responsabili degli Affari europei che proseguiranno i preparativi Summit del 20 e 21 marzo e terranno anche uno scambio di opinioni sullo stato delle relazioni tra Ue e Regno Unito. I ministri discuteranno anche del semestre europeo 2025.
Energia a prezzi accessibili – Lunedì 17 i ministri dell’Energia si riuniranno a Bruxelles per discutere il piano d’azione per un’energia a prezzi accessibili e per scambiare opinioni sull’architettura della sicurezza energetica del blocco. I ventisette verranno anche informati sulla situazione energetica in Ucraina, sugli sviluppi del mercato dell’elettricità e del gas dell’Ue, sul successo della sincronizzazione dei sistemi elettrici baltici con l’area sincrona dell’Europa continentale.
Altri eventi
Pichetto Fratin a Bruxelles – Martedì 18 il ministro italiano dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a Bruxelles incontra i commissari al Clima Hoekstra e all’Energia, Dan Jorgensen.