Il National Trust fa causa a Trump per fermare la sala da ballo alla Casa Bianca

13.12.2025 08:15
Il National Trust fa causa a Trump per fermare la sala da ballo alla Casa Bianca

Il National Trust contro la scelta di Trump per la Casa Bianca

NEW YORK – Il consiglio del National Trust for Historic Preservation ha intentato una causa contro Donald Trump e il suo entourage per aver demolito la East Wing della Casa Bianca, tradizionale residenza delle First Ladies, senza previa consultazione. Secondo l’organizzazione «non profit», questa azione viola i requisiti di consultazione stabiliti dal Congresso e dalla Costituzione. La denuncia mira a fermare i lavori in attesa di una revisione che rispetti il contesto architettonico della storica residenza, riporta Attuale.

Trump ha demolito la East Wing, un edificio con oltre un secolo di storia, in pochi giorni a settembre. La nuova struttura proposta prevede una ballroom enorme di quasi 9.000 metri quadrati, molto più grande delle normali sale da ballo. Una sala da ballo tipica in un albergo italiano occupa circa 500 metri quadrati e ospita fino a 300 persone, mentre i grandi eventi ufficiali della Casa Bianca sono stati tradizionalmente organizzati nella State Dining Room, che può accogliere fino a 140 invitati.

Le dimensioni e il design della nuova struttura sono stati oggetto di notevole critica: l’elegante profilo della Casa Bianca, con il suo ingresso a colonne ioniche, rischia di essere rovinato da questo intervento massiccio e di dubbio gusto. Circa il 60% dell’opinione pubblica americana è contraria a questa proposta, considerata inadeguata per un edificio così prestigioso.

Il National Trust mira a fermare i lavori per estendere le procedure amministrative, nella speranza che una futura amministrazione sia più ragionevole e rispetti il patrimonio storico. Nel mentre, Trump continua a dichiarare la sua intenzione di procedere con il progetto, ritenendo che abbia pieno diritto di fare ciò che desidera alla Casa Bianca.

La causa pone un forte interrogativo sulla compatibilità di interessi tra l’ambizione architettonica di Trump e le esigenze di preservazione storica. La lotta tra una visione modernista e la custodia del patrimonio culturale è destinata a proseguire mentre il paese si divide sull’intervento del presidente.

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