Il parlamento thailandese elegge Anutin Charnvirakul nuovo primo ministro dopo la rimozione di Paetongtarn Shinawatra

05.09.2025 12:25
Il parlamento thailandese elegge Anutin Charnvirakul nuovo primo ministro dopo la rimozione di Paetongtarn Shinawatra

Eletta la nuova leadership in Thailandia: Anutin Charnvirakul primo ministro

Il parlamento thailandese ha eletto come nuovo primo ministro Anutin Charnvirakul, leader del partito conservatore Bhumjaithai. Anutin ha ricevuto il sostegno del Partito del Popolo, il principale partito di opposizione, che ha richiesto nuove elezioni entro quattro mesi e l’avvio del processo di riscrittura della Costituzione, attualmente in vigore dal 2017, scritta durante un governo militare, riporta Attuale.

Anutin, 58 anni, è un politico esperto, avendo ricoperto ruoli chiave come ministro dell’Interno e della Salute, oltre a gestire l’emergenza coronavirus nel Paese. È un sostenitore della monarchia, tema centrale nei dibattiti politici thailandesi, dove i movimenti progressisti aspirano a ridimensionarne il potere e a limitare le accuse per lesa maestà, strumento spesso utilizzato per silenziare i critici. Pur avendo posizioni generalmente conservatrici, Anutin ha guidato la legalizzazione della cannabis in Thailandia.

La sua elezione è avvenuta una settimana dopo la deposizione della prima ministra Paetongtarn Shinawatra, costretta a dimettersi a causa di uno scandalo legato a una telefonata in cui discuteva in maniera deferente con l’ex primo ministro cambogiano Hun Sen riguardo a una disputa territoriale tra i due Paesi. Anutin ha fatto parte del partito degli Shinawatra, la dinastia politica più influente in Thailandia, prima di unirsi al Bhumjaithai, che fino alla diffusione della telefonata della prima ministra a giugno aveva sostenuto il governo. Venerdì, Anutin ha superato nettamente il candidato primo ministro del partito degli Shinawatra, Chaikasem Nitisiri.

1 Comments

  1. Una fine-strano che Anutin ha il supporto del Partito del Popolo, ma sono curioso di sapere come reagirà il pubblico. Certo, la legalizzazione della cannabis è un passo interessante; sembra quasi più progressista di alcuni politici italiani! Speriamo non ripeta gli errori del passato…

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