Il regalo simbolico commemora un’operazione israeliana svolta lo scorso settembre contro Hezbollah, che ha portato all’esplosione simultanea di migliaia di cercapersone in Libano
Un cercapersone d’oro in dono all’amico Donald Trump. È questo il regalo del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu dato al presidente degli Stati Uniti durante la sua trasferta a Washington, per ricordare l’operazione israeliana condotta lo scorso settembre contro Hezbollah, durante la quale migliaia di cercapersone portatili e walkie-talkie appartenenti ai miliziani libanesi sono esplosi simultaneamente in tutto il Libano. Nelle esplosioni morirono 37 persone, tra cui bambini di appena nove anni, e migliaia rimasero ferite.

L’ufficio del primo ministro ha pubblicato una foto del cercapersone dorato che Trump ha ricevuto da Netanyahu, su cui era incisa una dedica speciale al presidente Usa. Le foto che circolano online mostrano il dispositivo dorato incastrato in un pezzo di legno, accompagnato da una targa dorata con un messaggio di apprezzamento verso il leader statunitense: “Al presidente Donald J. Trump, il nostro più grande amico e il nostro più grande alleato. Il primo ministro Benjamin Netanyahu”. Il gesto, secondo l’ufficio di Netanyahu, simboleggia la decisione strategica del primo ministro che ha segnato un punto di svolta nella guerra, un passo fondamentale per minare la volontà di Hezbollah.
I media israeliani hanno riferito che il primo ministro israeliano, ricercato dalla corte penale internazionale per crimini di guerra, ha anche consegnato al presidente degli Stati Uniti un normale cercapersone. Un funzionario israeliano ha dichiarato all’Associated Press che, dopo aver ricevuto il dispositivo d’oro da Netanyahu, Trump ha risposto: “Quella è stata un’operazione importante”.