Il principe George fa il suo debutto al Festival del Ricordo
Il principe George, primogenito dei principi di Galles, ha partecipato per la prima volta al Festival del Ricordo alla Royal Albert Hall, mentre la cerimonia solenne per il Remembrance Sunday si prepara a svolgersi domenica al Cenotafio di Londra. La madre, Kate, indossava un abito nero di Alessandra Rich con un largo colletto bianco, adornato con il poppy, simbolo per onorare i caduti di tutte le guerre, riporta Attuale.
Questa edizione dell’evento segna una novità significativa, poiché William non era presente a causa del suo viaggio di lavoro in Sudamerica per la Cop30. Durante il suo tempo in Brasile, ha espresso le parole di Carlo III e ha premiato i vincitori del Earthshot Prize, la cui quinta edizione ha evidenziato innovazioni per la sostenibilità ambientale.
Alla Royal Albert Hall, l’omaggio al coraggio di quanti hanno combattuto nelle due guerre mondiali ha visto anche la presenza di artisti come Sir Rod Stewart e la banda della Royal Air Force, integrandosi in un tributo agli 80 anni dalla fine della seconda guerra mondiale e alla celebrazione del VE Day.
La principessa del Galles ha ripreso il suo ruolo di figura centrale, indossando gioielli appartenuti alla defunta regina Elisabetta II e una spilla della HMS Glasgow. L’aspetto commemorativo si è arricchito di significato con il ricordo del passato e delle perdite subite, anche attraverso i dettagli estetici, come gli orecchini di perle indossati da Kate, che un tempo appartenevano a Elisabetta II.
Quest’anno, la famiglia reale ha presentato un’apparente assenza, con oltre un membro chiave rimasto assente: la Princess Royal, Anna, sta celebrando il Remembrance Sunday in Australia, mentre l’anziano duca di Kent e il principe Andrea non erano presenti, segnando un anno di transizione per la monarchia.
I duchi di Edimburgo e i duchi di Gloucester, unitamente al premier britannico Sir Keir Starmer, hanno partecipato all’evento, sottolineando la continuità degli storici riti e le celebrazioni significative, tra cui il quarto di secolo dalla fine del divieto per le forze armate per le persone LGBT+. Tali eventi testimoniano l’impegno della monarchia nel mantenere viva la memoria storica e la commemorazione di chi ha servito il Paese.