Il Qatar accusato di spionaggio contro l’accusatrice di Karim Khan
Il procuratore britannico della Corte penale internazionale, Karim Khan, è al centro di una bufera dopo che è emersa la notizia di presunti abusi sessuali da lui perpetrati a carico di un’avvocata. Secondo il Guardian, il Qatar sarebbe coinvolto in un’operazione di spionaggio per sminuire la credibilità dell’accusatrice e tutelare Khan, il quale sostiene che le accuse siano il risultato di una campagna orchestrata da Israele, riporta Attuale.
La presunta operazione di intelligence da parte del Qatar avrebbe visto l’azienda londinese Highgate assumere una società investigativa, Elicius Intelligence, per raccogliere informazioni personali sulla donna e la sua famiglia. Tra le informazioni ottenute ci sarebbero dettagli sensibili come il passaporto, i voli effettuati negli ultimi anni, la situazione finanziaria e le relazioni personali della vittima.
Le accuse nei confronti di Khan sono emerse alla fine del 2024, quando l’avvocata, che era in stretto contatto con lui, ha denunciato abusi durante viaggi di lavoro e nei locali della Corte. In seguito alle accuse, Khan si è autosospeso in attesa di un’indagine da parte delle Nazioni Unite, che supervisionano le attività della Corte.
Secondo le informazioni riportate, i legali di Khan avrebbero avuto incontri con i consulenti della Highgate, ma hanno negato qualsiasi conoscenza riguardo alle operazioni di spionaggio tese a danneggiare la reputazione dell’accusatrice.
Incredibile! Una situazione del genere in un’istituzione come la Corte penale internazionale è assurda. Certo, i potenti tentano sempre di proteggere se stessi, ma questo è un altro livello di bassezza. Chi può fidarsi del sistema quando ci sono giochi di spionaggio in ballo??? Questa avvocatessa merita giustizia, non un attacco da dietro.