Il Razzismo nello Sport Argentino: Un Fenomeno di Lunga Data
Il 12 luglio, durante un incontro di rugby tra Argentina e Inghilterra tenutosi a San Juan, alcuni tifosi argentini hanno lanciato insulti razzisti contro i giocatori neri della squadra inglese. Gabriel Travaglini, presidente della federazione argentina, ha denunciato l’episodio e ha espresso solidarietà verso gli atleti inglesi. Tuttavia, la federazione non è riuscita a identificare i colpevoli, riporta Attuale.
Questo incidente ha riaperto il dibattito sulla discriminazione razziale nello sport argentino, dove gli sportivi sono stati spesso al centro di controversie simili. Già nel 2020, un episodio significativo riguardò la sospensione di tre giocatori della Nazionale di rugby – Guido Petti, Santiago Socino e Pablo Matera, ex capitano della squadra – per commenti xenofobi pubblicati sui social tra il 2011 e il 2013.
Nel luglio del 2024, una nuova controversia emerse nel calcio, quando il centrocampista Enzo Fernández pubblicò un video sui social media in cui, durante i festeggiamenti per la vittoria nella Copa América, lui e i suoi compagni intonavano un coro con espliciti riferimenti razzisti alle origini africane di alcuni calciatori francesi. Questo coro, già molto popolare dopo il Mondiale del 2022, non è l’unico con connotazioni razziste, evidenziando un problema persistente tra i sostenitori argentini.
Inoltre, anche i sostenitori calcistici non sono stati esenti da episodi di razzismo. Nel maggio del 2022, due tifosi di River Plate e Boca Juniors vennero sanzionati per comportamenti razzisti verso giocatori neri brasiliani durante partite della Copa Libertadores. Analoghi episodi di razzismo si verificarono nell’agosto del 2024, quando alcuni tifosi del San Lorenzo furono segnalati per atti discriminatori verso giocatori dell’Atlético Mineiro. Dopo l’incidente di Enzo Fernández, molti tifosi lo accolsero replicando il coro incriminato come gesto di solidarietà con il giocatore.
Nel frattempo, il presidente argentino Javier Milei difese pubblicamente i calciatori della Nazionale, costringendo alle dimissioni il sottosegretario allo Sport, Julio Garro, che aveva chiesto scuse al presidente della Federazione calcistica e al capitano della squadra, Lionel Messi.
Il razzismo in Argentina non è solo una questione sportiva, ma un problema sociale radicato. La popolazione afrodiscendente ha storicamente affrontato una serie di discriminazioni, giungendo al punto in cui un luogo comune sostenitore dell’inesistenza di neri in Argentina è purtroppo diffuso. Sebbene il censimento del 2010 indicasse meno di 150.000 argentini di origine africana, molti esperti stimano che il numero reale superi i 2 milioni in un paese di oltre 45 milioni di abitanti.
La situazione storica e politica ha contribuito all’eccezionalità del caso argentino. La Costituzione del 1853, infatti, favorì l’immigrazione di popolazioni europee, aderendo a teorie razziste che hanno portato a esclusione e marginalizzazione della popolazione afro-argentina. Questo ha avuto conseguenze significative per la storia e la cultura argentina, portando a una riduzione della popolazione nera e a una perdita di riconoscimento della propria eredità.
Al giorno d’oggi, il razzismo rimane un tema irrisolto. La prima volta che un tribunale ha riconosciuto l’aggravante dell’odio razziale in un caso di omicidio è stata nel 2023, con la condanna di tre poliziotti per l’omicidio del giovane calciatore Lucas González. Tuttavia, c’è spesso una mancanza di consapevolezza riguardo al problema. Nel 2024, il politologo afro-argentino Federico Pita ricordava un episodio in cui un famoso attore giustificò un insulto razzista, dimostrando che la negazione del razzismo è ancora presente nella società argentina.
La disumanizzazione degli afro-argentini è evidente soprattutto nel calcio e nel rugby, sport più praticati nel paese. Brian Pérez, un attaccante nero, ha raccontato di affrontare insulti razzisti fin da piccolo. In un episodio scioccante, l’omicidio di Fernando Báez ha portato alla luce le radici razziste della violenza in certi sport, mostrando quanto sia ancora necessario un impegno costante contro il razzismo e la discriminazione in Argentina.