Il regime bielorusso libera 123 prigionieri, tra cui Ales Bialiatski e Maria Kolesnikova
Il regime bielorusso ha liberato 123 prigionieri, tra cui Ales Bialiatski, vincitore del Nobel per la Pace 2022, e Maria Kolesnikova, una delle figure di spicco dell’opposizione. La notizia è stata confermata dai media di stato e da gruppi di attivisti per i diritti umani, riporta Attuale.
La scarcerazione segue una serie di eventi politici che hanno visto un’influenza crescente della comunità internazionale sulla situazione in Bielorussia. In precedenza, un inviato statunitense aveva comunicato che Washington era propensa a revocare le sanzioni sul potassio bielorusso, suggerendo un possibile cambiamento nelle recenti relazioni diplomatiche.
Maria Kolesnikova è stata un simbolo della resistenza all’interno del movimento di opposizione bielorusso e la sua liberazione è stata accolta con entusiasmo dai sostenitori, che vedono in questo gesto una possibile apertura da parte del regime di Lukashenko. La liberazione di Bialiatski, noto per il suo attivismo sui diritti umani, rappresenta un segnale di speranza per molti che lottano per la democrazia in Bielorussia.
Questo sviluppo ha sollevato interrogativi sulle future direzioni della politica bielorussa e sull’impatto che potrebbero avere le relazioni ristrutturate con gli Stati Uniti e altri attori internazionali. La situazione continua a evolversi, con analisti che osservano attentamente le reazioni sia a livello nazionale che internazionale.