Rutelli e Fini si riallacciano al passato sul palco di Atreju
Roma, 8 dicembre 2025 – Francesco Rutelli e Gianfranco Fini, icone della politica italiana, si sono ritrovati faccia a faccia a trentadue anni dal loro storico confronto per la corsa al Campidoglio. Rutelli, con una camicia e cravatta, e Fini, in dolcevita grigio sotto la giacca, hanno animato un dibattito sano, nonostante le divergenze di opinione sul passato e il presente politico. Questo incontro, caratterizzato da un fair play reciproco e che si è concluso con un abbraccio, è stato segnato dalla mancanza di significative realizzazioni politiche per Fini negli ultimi anni, a partire dalla sua uscita dal Pdl nel 2011, riporta Attuale.
Durante il dibattito, Fini ha espresso il suo pentimento per le scelte compiute in passato, in particolare per la decisione di sciogliere Alleanza Nazionale. Ha sottolineato che, sebbene credesse nel bipolarismo, il suo errore principale è stato proprio questo, ritenendo che AN fosse un movimento politico fondato su un forte senso di comunità. Fini ha anche confermato il suo supporto al centrodestra, affermando di votare per esso e di intendere continuare a farlo, pur esprimendo alcune riserve.
Rutelli ha colto l’opportunità per ribadire che la destra ha sempre avuto un seguito a Roma, citando un passato significativo. Tuttavia, la risposta del pubblico è risultata tiepida quando Fini ha ricordato che non c’era pluralismo all’interno del Pdl e ha insistito sul fatto di non essersi mai lasciato “comandare da nessuno”.
Nell’ambito delle sue dichiarazioni, Rutelli ha espresso una certa sfiducia verso l’attuale centrosinistra, ma ha anche lanciato un appello a Giorgia Meloni e Arianna, invitandole a selezionare figure che non siano completamente inserite nella politica tradizionale di Fratelli d’Italia. “Un partito solido non può basarsi solo sulla fedeltà per scegliere la propria classe dirigente”, ha avvertito Rutelli.
Il dibattito ha assunto toni più leggeri quando Rutelli ha scherzato riguardo alla tradizione missina, evidenziando l’amicizia e l’umorismo che hanno caratterizzato la loro relazione nel corso degli anni. Fini, rispondendo con una battuta, ha proposto che la prossima volta fosse lui a fare il sindaco, mentre Rutelli ha contrapposto che avrebbe preferito rivestire il ruolo di capo dell’opposizione, con un accenno alla sua storica rivalità per il Campidoglio.