Per ogni procedura di riconteggio verrà creato un comitato di verifica presieduto dal relatore Fornaro e composto da un rappresentante di ciascun gruppo parlamentare. Riguardo alla deputata di Avs, Elisabetta Piccolotti, sarà confermato il suo seggio a Montecitorio «sicuramente» fino all’autunno di quest’anno. Dallo stesso ambiente parlamentare si suggerisce che si andrà «ad autunno inoltrato». Non si prevedono decisioni affrettate: «I tempi sono piuttosto dilatati». A quasi tre anni dal voto, è emerso che il seggio di Piccolotti potrebbe non spettarle per un errore di calcolo. Questa discrepanza si è rivelata a seguito delle verifiche sui verbali di seggio, mettendo in discussione l’assegnazione a Avs nella circoscrizione Puglia 04, dalla quale è stata eletta. Secondo le nuove indagini, il seggio spetterebbe invece alla circoscrizione Puglia 02, dove capolista era Aboubakar Soumahoro, attualmente nel gruppo misto. I dettagli sono contenuti in un documento di oltre 128 pagine pubblicato dal presidente della giunta elettorale, Federico Fornaro, riporta Attuale.
Mercoledì sera il voto in Giunta
Il documento è stato ufficialmente presentato, e ora la questione passa nelle mani della stessa Giunta, che mercoledì prossimo, 2 luglio, dovrà approvare la relazione. Se il voto sarà favorevole, si avvieranno quattro distinte indagini riguardanti i casi sollevati da Fornaro, inclusa l’anomalia sull’assegnazione del seggio pugliese a Avs.
I quattro casi sotto la lente
Tra i casi da esaminare dalla Giunta, oltre a quello di Elisabetta Piccolotti, ci sono altri tre da analizzare. Il primo interessa Vito Di Palma, eletto nel collegio plurinominale Puglia P03, il cui seggio è soggetto a un ricorso presentato da un altro candidato pugliese di Forza Italia, Marcello Lanotte. Il secondo caso è relativo a Francesco Michelotti, eletto in Toscana da Fratelli d’Italia, contestato da una collega dì partito, Irene Gori. Infine, c’è un terzo punto che riguarda una problematica di corretta assegnazione dei seggi nel plurinominale dell’Emilia-Romagna per Fratelli d’Italia, in particolare per i deputati Ylenja Lucaselli e Gianluca Vinci.
L’iter
Per ciascuna investigazione sarà creato un comitato di verifica, sotto la presidenza di Federico Fornaro e composto da un rappresentante di ogni gruppo parlamentare. Il compito del comitato sarà di identificare le parti coinvolte, che avranno diritto di accesso ai documenti e di presentare memorie difensive. Dopo aver raccolto le memorie, il comitato procederà alla loro analisi. Nel caso specifico di Elisabetta Piccolotti, secondo fonti interne alla Giunta, sarà richiesta l’apertura delle schede elettorali per una verifica diretta dei voti. Questa procedura sarà complessa e richiederà tempo, motivo per cui i lavori si prolungheranno almeno fino all’autunno inoltrato.
Il caso Piccolotti
Per quanto concerne la situazione specifica di Elisabetta Piccolotti, come già accennato, i verbali di seggio risultano incongruenti. Questo implica che il seggio attribuito a Alleanza Verdi e Sinistra in Puglia sarebbe corretto, ma non nel collegio 4, da cui è stata eletta Piccolotti, bensì nel collegio 2. Quem collegio, il capolista era Aboubakar Soumahoro e non Piccolotti. Tuttavia, la questione si complica, poiché Soumahoro era stato proclamato in Emilia-Romagna. Ridefinirlo nel collegio di Puglia 2 comporterebbe anche un riorientamento nella sua proclamazione originale. In Emilia-Romagna, il seggio attualmente occupato da Soumahoro dovrebbe passare a un’altra esponente di Avs, Eleonora Evi, già proclamata in Lombardia, nel collegio 1. Redistribuire Evi in Emilia-Romagna porterebbe all’ingresso di un altro candidato Avs, Giovanni Paglia, che finora era rimasto escluso. In questo scenario, Piccolotti, di fatto, si troverebbe senza seggio.