È stato recentemente pubblicato il bilancio 2024 di Cd servizi spa, la società in house di Montecitorio, attiva dal 1° settembre dell’anno scorso. La compagnia ha chiuso in attivo con un risultato positivo di 448.022 euro, frutto principalmente delle attività di ristorazione, riporta Attuale.
Dalla gestione del parcheggio al giardinaggio fino alla gestione della mensa
Nonostante le controversie riguardanti i “prezzi politici” presso il ristorante e la mensa dei deputati a Montecitorio, che risultano significativamente inferiori ai normali tariffe di mercato, la Cd servizi è riuscita ad ottenere notevoli guadagni. Secondo il primo bilancio della società, i ricavi hanno raggiunto 5,34 milioni di euro, con l’utile netto che verrà reinvestito nella società stessa, sotto la direzione di Antonio Menè, amministratore unico nonché capo servizio della Camera.
La Cd servizi ha preso in carico diversi appalti precedentemente gestiti da terzi, occupandosi non solo della ristorazione, ma anche di servizi di pulizia, giardinaggio, gestione del parcheggio e portierato. I maggiori introiti provengono dalla ristorazione, che ha generato ricavi di 2,485 milioni di euro. Seguono i servizi di pulizia con un guadagno di 1,63 milioni di euro, e il supporto per la gestione dei dati interni, che ha fruttato 669 mila euro.
L’auto di lusso acquistata e il personale assorbito da chi gestiva quei lavori dall’esterno
Costituita il 28 marzo 2024, la nuova società è diventata operativa dal settembre successivo. Sebbene il bilancio si riferisca solo ai primi quattro mesi di attività, è stata messa in evidenza l’assunzione di personale proveniente da precedenti appalti esterni. Nella documentazione si segnala un organico medio di 256,9 dipendenti, suddivisi in 1 dirigente, 2 quadri, 38,2 impiegati e 215,7 operai. I costi complessivi per il personale ammontano a 3,43 milioni di euro. Tra le spese, spicca l’acquisto di un’auto per un valore di 53.500 euro, e una collaborazione con un «medico competente» costata 28.925 euro.
Cibo acquistato per 723 mila euro e rivenduto con un ricarico di 1,76 milioni di euro
Analizzando le spese, emerge che la ristorazione ha reso notevoli risultati, data la spesa totale di 723.015 euro per l’acquisto di alimenti, che ha generato incassi eccedenti di 1,76 milioni di euro. Altri costi significativi comprendono 151.378 euro per detergenti e materiali di pulizia, mentre la spesa più alta per uno specifico consulente del lavoro è stata di 63.619 euro per la gestione delle buste paga dei dipendenti della nuova società in house.