Il leader della Cdu Merz, dato in pole per diventare cancelliere, promette di chiudere le frontiere, arrestare e deportare gli irregolari e sospendere Schengen: “Siamo di fronte alle macerie di una politica d’asilo imperfetta”
La destra tedesca vira sempre più a destra, con i popolari della Cdu che stanno inasprendo sempre più la loro retorica contro i migranti per provare ad accontentare un’opinione pubblica preoccupata e a frenare l’avanzata dei radicali di Alternativa per la Germania (AfD).
Il presidente dei cristiano-democratici, Friedrich Merz, dato in pole per diventare il nuovo cancelliere dopo le elezioni del 23 febbraio, ha criticato pesantemente la vecchia leader Angela Merkel, sostenendo che il Paese si trova “di fronte alle macerie di una politica di asilo e immigrazione imperfetta, in vigore in Germania da 10 anni”.
Sono stati soprattutto i violenti attacchi legati a sospetti stranieri nella nazione, tra cui l’accoltellamento mortale di un uomo e una bambina avvenuto mercoledì scorso a opera di un migrante afghano, a spingere i partiti politici a chiedere misure più severe.
Linea dura di Merz
In un’ottica di rottura con le regole comuni dell’Ue, Merz ha dichiarato che sospenderà Schengen e ordinerà controlli permanenti alle frontiere fin dal primo giorno al potere e che aumenterà le detenzioni degli “immigrati illegali”. Il programma elettorale della Cdu propone anche di sospendere il ricongiungimento familiare per coloro che godono di protezione sussidiaria, di esternalizzare i processi di asilo a Paesi terzi, come vorrebbe fare l’Italia con l’Albania, nonché di riprendere le deportazioni in Siria e Afghanistan.
Merz ha affermato che “tutti gli immigrati irregolari” dovrebbero essere respinti al confine, compresi i richiedenti asilo che cercano protezione dalla guerra o dalla persecuzione politica, e che è pronto a emettere un “divieto de facto” di ingresso per tutti coloro che non hanno documenti di ingresso validi. Il leader ha chiesto anche di aumentare il numero di centri di detenzione per migranti, sostenendo che si potrebbero usare magazzini vuoti, container navali convertiti o caserme in disuso.
Il popolare ha inoltre aggiunto che le persone fermate dalla polizia per atti criminali, a cui è stato chiesto di andarsene ma che si sono rifiutate di farlo, “devono essere prese in custodia e deportate il più rapidamente possibile”. Ha poi criticato aspramente le leggi dell’Ue in materia di asilo e migrazione, definendole “disfunzionali”.
Gli attentati
L’attentato di Aschaffenburg è stato l’ultimo di una serie di attacchi violenti in Germania, che ha alimentato le richieste di misure di sicurezza più severe e ha rafforzato la posizione dell’estrema destra dell’AfD, attualmente al secondo posto nei sondaggi. Il sospettato dell’attacco, arrestato poco dopo, è un afghano di 28 anni con un passato di problemi psichiatrici e violenza. Secondo le autorità bavaresi, il processo di asilo dell’uomo era stato chiuso su sua richiesta dopo due anni.
Il mese scorso il 28enne aveva dichiarato che avrebbe lasciato la Germania di sua volontà, ma non lo aveva fatto e ha continuato a ricevere cure psichiatriche. Alla fine di dicembre, un altro attentato aveva scosso la Germania: un mercatino di Natale a Magdeburgo (Germania centrale) è stato preso di mira da un medico saudita di 50 anni che si è lanciato con un’auto contro la folla, uccidendo sei persone e ferendone circa 300.