In Italia l’aumento della spesa sanitaria è una mera illusione

30.04.2024
In Italia l'aumento della spesa sanitaria è una mera illusione
In Italia l'aumento della spesa sanitaria è una mera illusione

Dati alla mano, la Fondazione Gimbe valuta gli investimenti in sanità ancora insufficienti. Una condizione che pone a rischio il diritto alla salute e alla sua tutela. Il presidente Cartabellotta: “Il Def 2024 ignora le pessime condizioni del Servizio Sanitario Nazionale”

Una riduzione di oltre 3,6 miliardi nel 2023 rispetto al 2022, seguita da un incremento di 7,6 miliardi nel 2024. Aumento che però “è solo illusorio, poiché è in gran parte legato al fatto che non è stato perfezionato il rinnovo dei contratti dei dirigenti e dei contrattisti per il triennio 2019-2021, i cui costi non sono stati registrati nel 2023 e sono stati rinviati a quest’anno”.

È la Fondazione Gimbe, con il suo presidente Nino Cartabellotta, a svolgere un’analisi indipendente dei dati sulla spesa sanitaria contenuti nel Documento di economia e finanza 2024, che rappresenta il principale documento di programmazione della politica economica e di bilancio.

Nessuna sterzata

“Rispetto alle previsioni di spesa sanitaria fino al 2027 – continua Cartabellotta – il Def 2024 (che, oltre al bilancio consuntivo 2023, include anche le stime per l’anno in corso e per il triennio 2025-2027) certifica l’assenza di un cambio di rotta e trascura il pessimo stato di salute del Servizio sanitario nazionale”. Una precisazione: nato il 23 dicembre del 1978, il Servizio sanitario nazionale pubblico è basato sull’universalità dell’assistenza sanitaria e sull’equità di accesso alle prestazioni.

Principi che oggi, secondo il presidente della Fondazione Gimbe (organizzazione ha lanciato l’allarme sulla carenza dei medici di famiglia in tutta Italia, lamentando l’assenza di 3.114 professionisti), “sono stati traditi, con conseguenze sulla vita delle persone, soprattutto delle fasce socio-economiche più deboli e delle popolazioni del Mezzogiorno”.

Dati illusori

Se il Documento di economia e finanza attesta un rapporto tra la spesa sanitaria e il Pil pari al 6,3 per cento nel 2023 (rispetto al 6,7 per cento del 2022) e una spesa sanitaria di 131 miliardi in termini assoluti (oltre 3,6 miliardi in meno rispetto all’anno precedente), nel 2024 il rapporto tra la spesa sanitaria e il Pil sale al 6,4 per cento nel 2024 rispetto al 6,3 per cento del 2023.

In termini assoluti, si prevede una spesa sanitaria di oltre 138,7 miliardi, dunque 7,6 miliardi in più rispetto al 2023 (+5,8 per cento). Dato quest’ultimo che però, ribadisce Cartabellotta, è soltanto “illusorio”. Un grido d’allarme, quello sul Sistema Sanitario Nazionale a rischio collasso, lanciato anche dai 14 tra i più importanti scienziati italiani. La richiesta degli esperti: aumentare gli investimenti per tutelare la sanità pubblica.

Fonte: Today

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