Incendi in Spagna: il premier Pedro Sánchez fischiato, la moglie indagata per appropriazione indebita

20.08.2025 11:15
Incendi in Spagna: il premier Pedro Sánchez fischiato, la moglie indagata per appropriazione indebita

Crisi politica in Spagna: il premier Sánchez sotto pressione per incendi e guai giudiziari

Il premier spagnolo Pedro Sánchez si trova in una situazione critica, con la sua popolarità in costante calo e diversi problemi in corso. Ieri, durante una visita nelle zone devastate dagli incendi nel nord della Spagna, è stato fischiato e insultato dalla folla, un segnale chiaro del malcontento popolare di fronte agli enormi danni causati dai roghi. A preoccupare ulteriormente il leader socialista non sono soltanto le emergenze ambientali, ma anche le indagini giudiziarie che riguardano il suo entourage, riporta Attuale.

Martedì, l’Alta Corte di Madrid ha nuovamente citato in giudizio Begoña Gómez, moglie di Sánchez, accusata di appropriazione indebita di fondi pubblici. Questa accusa è parte di una conflittualità in corso tra il governo di sinistra e una magistratura prevalentemente conservatrice. Gómez, già incriminata per traffico di influenze e corruzione dal giudice Juan Carlos Peinado, dovrà testimoniare in tribunale l’11 settembre riguardo all’assunzione di un consulente che svolgeva incarichi privati per lei, un caso separato dalle indagini sui suoi rapporti con l’imprenditore Juan Carlos Barrabés.

Il conteggio delle accuse nei confronti della “primera dama” sembra crescere, supportato da denunce presentate da un’associazione vicina all’estrema destra di Vox e da articoli di stampa. Anche il fratello di Sánchez, David, è sotto inchiesta per corruzione, in un contesto di crescente instabilità politica. I ministri stanno difendendo il premier, denunciando quelli che descrivono come tentativi di intimidazione da parte della magistratura, mentre la pressione continua a salire con indagini che coinvolgono familiari ed ex collaboratori di Sánchez.

La situazione diventa ancora più complessa con le indagini che colpiscono figure chiave del suo governo, inclusi l’ex braccio destro Santos Cerdán, l’ex ministro dei Trasporti José Luís Ábalos, e Koldo García, tutti accusati di aver ricevuto tangenti in cambio di appalti pubblici. La posizione di Cerdán è particolarmente critica, trovandosi in custodia cautelare dal mese di giugno con accuse di corruzione e organizzazione criminale. Anche il procuratore generale Álvaro García Ortiz, nominato da Sánchez nel 2022, è sotto processo per presunte fughe di notizie.

In mezzo a queste turbolenze, Sánchez resiste alle richieste di dimissioni provenienti dalle opposizioni di destra e dalle pressioni dei nazionalisti catalani, che stanno chiedendo maggiori concessioni in cambio del loro supporto al governo, preannunciando settimane di intensi conflitti politici.

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