Indagine su ex dirigente di TSMC: il passaggio a Intel mette a rischio la sicurezza nazionale di Taiwan

10.12.2025 16:35
Indagine su ex dirigente di TSMC: il passaggio a Intel mette a rischio la sicurezza nazionale di Taiwan

A Taiwan, l’indagine su Wei-Jen Lo, ex dirigente della TSMC e nuovo assunzione della rivale Intel, ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza nazionale, poiché i procuratori temono che possa rivelare segreti industriali, mettendo a rischio il paese, riporta Attuale.

Lo, ingegnere di 75 anni con 21 anni di carriera in TSMC, si è dimesso lo scorso luglio. L’indagine aperta ha portato a perquisizioni presso le sue abitazioni e al sequestro di computer e dispositivi di memoria. Sono stati anche confiscati beni immobiliari e azioni. TSMC ha avviato una causa contro Lo, preoccupata che possa trasferire informazioni vitali a Intel, mentre l’azienda rivale ha respinto le accuse, definendole infondate e sostenendo che il trasferimento di Lo sia del tutto regolare.

Taiwan considera la propria leadership nel settore dei chip fondamentale per garantire il supporto delle nazioni occidentali, che dipendono fortemente dai suoi prodotti, e per difendersi da possibili attacchi cinesi, dato che Pechino rivendica l’isola come parte del proprio territorio.

I chip prodotti a Taiwan sono essenziali in molti dispositivi elettronici quotidiani, dai telefoni agli televisori, fino alle automobili. Tra i clienti di TSMC figurano nomi di spicco a livello mondiale, come Apple e Nvidia. La pandemia e le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina hanno accentuato l’importanza della fornitura di chip taiwanesi a livello globale.

Per rispondere alle preoccupazioni, i procuratori taiwanesi hanno adottato una norma del 2022 che applica le leggi sulla sicurezza nazionale anche ai segreti commerciali nel settore dei semiconduttori. Questa norma è stata utilizzata per la prima volta lo scorso dicembre, quando la divisione taiwanese della giapponese Tokyo Electron è stata accusata di non aver impedito il furto di informazioni sui chip di TSMC.

Data la delicatezza del settore, TSMC ha implementato rigidi protocolli per proteggere i propri segreti industriali, tra cui sistemi di monitoraggio dei file utilizzati dai dipendenti e una stretta sorveglianza delle domande di brevetto presentate da ex dipendenti.

Lo ha iniziato la sua carriera in TSMC nel 2004, dopo un lungo periodo di 18 anni trascorso in Intel. Presso TSMC, si è concentrato sulla ricerca e sviluppo, arrivando a dirigere la strategia tecnologica. In passato, TSMC ha intrapreso azioni legali e ottenuto vittorie in casi simili contro ex dirigenti passati a concorrenti, come la cinese Semiconductor Manufacturing International e la sudcoreana Samsung.

Un aspetto che rende questa situazione particolarmente rilevante è il rapporto tra TSMC e Intel: le due aziende, oltre a essere concorrenti, hanno un forte legame commerciale, in quanto TSMC produce chips su richiesta di Intel da molti anni. Recentemente, comunque, Intel ha avviato un processo per ridurre la propria dipendenza da TSMC, puntando a una maggiore produzione interna, grazie anche a un investimento di 8,9 miliardi di dollari dall’amministrazione Trump, che ha acquisito il 10% dell’azienda, senza però detenere potere decisionale.

1 Comments

  1. Mah, che situazione strana!!! Non si può nemmeno cambiare lavoro senza creare panico. Taiwan deve davvero proteggere i suoi segreti industriali, soprattutto con tutte le tensioni in giro, ma così sembra di vivere in un film di spionaggio. Speriamo si risolva tutto senza troppi drammi…

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