Indagini su Vittorio Vitiello: accusato di estorsione legata a contenuti sessisti online

03.09.2025 03:05
Indagini su Vittorio Vitiello: accusato di estorsione legata a contenuti sessisti online

Denuncia contro il fondatore di Phica.eu: interrogazioni e accuse di estorsione

Firenze, 3 settembre 2025 – L’amministratore del sito ‘Phica.eu’, Vittorio Vitiello, 45 anni, originario di Pompei, è attualmente sotto inchiesta per accuse di estorsione. Vitiello, descritto come un individuo schivo e amante dei gatti, ha negato di aver richiesto denaro per rimuovere le immagini pubblicate sul suo portale, ora chiuso, che ha suscitato forte indignazione pubblica, riporta Attuale.

La home page del sito, priva di contenuti, ha annunciato che le conversazioni associate alle immagini, distribuite su politiche, influencer e modelle, sono disponibili per le autorità competenti in caso di denuncia. Vitiello ha fornito la sua versione dei fatti, spiegando di aver rimosso gratuitamente i contenuti per una modella di Onlyfans, e di aver offerto servizi di rimozione esterna.

Il fondatore, noto nel forum con i nomi “Phicamaster” e “BossMiao”, sembra essere scomparso, non rispondendo ai richiami nella sua abitazione a Firenze, dove vive insieme ai suoi gatti. Una vicina ha commentato la sua assenza, notando che la moto di Vitiello non si trova nel parcheggio, indicando che potrebbe non essere in casa.

Vitiello, senza figli e con una relazione finita tempo fa, è già noto agli inquirenti per precedenti denunce ricevute relative a contenuti pubblicati su ‘Phica’, incluso un caso significativo avvenuto nel 2018 a Firenze. Questo nuovo sviluppo giunge dopo la denuncia sporta dalla sindaca di Firenze, Sara Funaro, che ha visto le proprie fotografie tra le migliaia di immagini contestate.

“È una buona notizia, attendiamo l’esito delle indagini, ma ringrazio tutti i livelli istituzionali che stanno lavorando celermente per individuare il presunto responsabile”, ha dichiarato Funaro. Ha aggiunto di aver sporto denuncia non solo per sé, ma per tutte le donne vittime di situazioni simili, esortando le vittime a farsi avanti: “Denunciate, non tacete, non lasciate che restino sotto silenzio fatti gravi e vergognosi come questo. È violenza, anche quando accade in quel mondo ancora troppo privo di regole e controlli come il web”.

In un incontro avvenuto a Roma, la polizia postale ha discusso per due ore con il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini riguardo anche il caso del gruppo Facebook ‘Mia moglie’. Si prevede una prima informativa, seguita dall’apertura di un fascicolo che potrebbe includere accuse di diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite, diffamazione ed estorsione.

1 Comments

  1. Mah, che disastro! Non si può credere che nel 2025 ci siano ancora persone che approfittano della vulnerabilità degli altri. E non dimentichiamoci che il web è un Far West, i controlli devono essere maggiori! Speriamo che la giustizia faccia il suo corso e che le vittime trovino finalmente voce.

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