Intensificati i bombardamenti israeliani su Gaza, decine di palestinesi uccisi
Nella notte tra lunedì e martedì, l’esercito israeliano ha intensificato i bombardamenti sulla città di Gaza, nel nord della Striscia, in vista dell’operazione militare di terra con cui intende occupare interamente la zona. Complessivamente sono state uccise almeno 38 persone palestinesi, mentre decine sono rimaste ferite o sono intrappolate sotto le macerie, riporta Attuale.
Lunedì sera, il giornale israeliano Jerusalem Post ha riportato che alcuni carri armati israeliani sarebbero entrati nella città. La conferma dell’inizio dell’operazione di terra è arrivata da funzionari israeliani anonimi a diversi media stranieri, ma la situazione rimane confusa.
Il 9 settembre, Israele aveva ordinato a tutti gli abitanti della città di evacuare e di spostarsi a al Mawasi, nel sud della Striscia, considerata una “zona sicura”; tuttavia, questo area è stata soggetta a bombardamenti israeliani, che hanno causato vittime civili e distruzione di infrastrutture.
Israele ha condotto bombardamenti costanti su Gaza e il resto della Striscia per quasi due anni, portando alla distruzione di gran parte degli edifici. A inizio agosto, il governo israeliano ha approvato un piano per l’occupazione militare di Gaza. Prima dell’annuncio, Israele controllava già il 75% del territorio della Striscia, ma aveva evitato di entrare nella città di Gaza e nelle regioni costiere attorno a Deir al Balah e al Mawasi, temendo che in queste zone fossero detenuti ostaggi israeliani (circa 50, di cui 20 vivi, secondo le stime israeliane).
Le zone di al Mawasi e Deir al Balah ospitano gran parte della popolazione palestinese sfollata, che ora non sa più dove andare per ripararsi dai bombardamenti. Si stima che nella città di Gaza si trovi ancora oltre un milione di persone, tra residenti storici e sfollati, molti dei quali non sanno dove orientarsi per trovare un rifugio sicuro.
Lunedì, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato a Gerusalemme il segretario di Stato statunitense Marco Rubio. Durante l’incontro, Rubio ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti a Israele, esprimendo supporto per una soluzione diplomatica al conflitto, pur riconoscendo la necessità di prepararsi a eventualità opposte.