Israele lancia l’operazione “Muro di ferro” in Cisgiordania. Netanyahu: “Dobbiamo combattere il terrorismo”

21.01.2025

L’attacco scattato il giorno dopo l’uccisione di soldato riservista israeliano e il ferimento di altri quattro militari israeliani. Si registrano già le prime vittime

Mentre è in corso la fragile tregua nella Striscia di Gaza, Israele ha lanciato una nuova vasta operazione militare in Cisgiordania. Si chiama Muro di Ferro ed è una operazione anti-terrorismo lanciata a Jenin, nei territori occupati. “Su indicazione del gabinetto politico-sicurezza, l’Idf, lo Shin Bet e la Polizia di Israele hanno avviato oggi un’operazione militare – denominata Muro di ferro – vasta e significativa per combattere il terrorismo a Jenin”, ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu in una dichiarazione rilasciata dal suo ufficio.

“Questo è un ulteriore passo verso il raggiungimento dell’obiettivo che ci siamo prefissati: rafforzare la sicurezza in Giudea e Samaria (Cisgiordania). Agiamo in modo sistematico e deciso contro l’asse iraniano ovunque esso estenda le sue mani: a Gaza, in Libano, in Siria, in Yemen, in Giudea e Samaria. E non finisce qui”, è il monito del leader dello Stato ebraico dopo il faticoso ok all’accordo del cessate il fuoco tra Israele e Hamas nella Striscia, dove sono morti oltre 47mila palestinesi. 

L’operazione Muro di Ferro potrebbe durare giorni. Il quotidiano Times of Israel, citando una fonte militare, riferisce che si prevede che il raid in corso a Jenin durerà almeno diversi giorni. Nell’operazione, ha riferito la stessa fonte, saranno mobilitati ingenti truppe, forze speciali e personale dell’intelligence.

Perché Israele ha lanciato una nuova operazione militare nei territori occupati

Sono in corso intensi scontri tra le forze militari israeliane e i militanti locali. Il bilancio delle vittime dell’operazione terrestre è provvisorio, ma destinato a salire. Secondo il Ministero della Salute palestinese, 6 palestinesi sono stati uccisi e almeno altri 35 sono rimasti feriti nell’operazione militare israeliana congiunta lanciata oggi dalle Idf e dallo Shin Bet nel campo profughi di Jenin. L’attacco è avvenuto nel contesto di un’importante operazione israeliana contro gruppi terroristici palestinesi ed è scattato il giorno dopo l’uccisione di soldato riservista israeliano e il ferimento di altri quattro militari israeliani – tra cui un alto ufficiale che è in gravi condizioni – per lo scoppio di una bomba in strada. 

Stando a quanto reso noto dall’agenzia di stampa palestinese Wafa i soldati israeliani hanno preso d’assalto la città dal posto di blocco militare di Jalameh, dopo che una forza speciale israeliana si è infiltrata nel quartiere di al-Jabariyat. Il raid è coinciso con il bombardamento da parte di droni israeliani di un veicolo vuoto nei pressi della scuola di al-Zahraa, nei pressi del campo profughi di Jenin, e contro le infrastrutture che sarebbero utilizzate dai gruppi terroristici.

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