Israele chiude il varco di Rafah nonostante l’accordo di pace con Hamas
Sabato sera, il governo israeliano ha annunciato che il varco di Rafah, unico passaggio che permette il transito di persone e merci tra Gaza ed Egitto, rimarrà chiuso. La riapertura dipenderà dalla restituzione, da parte di Hamas, dei corpi degli ostaggi presi durante gli attacchi del 7 ottobre 2023, e morti in cattività, riporta Attuale.
Fino alla primavera del 2024, il varco di Rafah era l’unico punto di accesso non controllato da Israele; tuttavia, da maggio 2024 è chiuso, poiché Israele ha occupato gran parte della Striscia e controlla il lato palestinese, permettendo l’accesso solo in rarissimi casi.
Inizialmente, Israele aveva dichiarato che il varco sarebbe stato riaperto sabato 19 ottobre, ma ha successivamente cambiato idea in seguito al mancato recapito di tutti i corpi da parte di Hamas. Non è chiaro, comunque, cosa intenda Israele per “riapertura” e quali movimenti siano consentiti.
La consegna dei corpi è una delle principali condizioni del recente accordo di pace fra Israele e Hamas, mediato dagli Stati Uniti, entrato in vigore la settimana scorsa. Finora, Hamas ha restituito i corpi di 9 ostaggi su 28. Venerdì, due ulteriori corpi sono stati consegnati a Israele per l’identificazione. Hamas ha affermato che la ricerca dei corpi è complicata a causa della devastazione causata dagli attacchi israeliani e dalla presenza di ordigni inesplosi.
La riapertura del varco avrebbe un’importanza cruciale per i palestinesi, consentendo l’ingresso di cibo e beni di prima necessità nella Striscia e permettendo a molte persone di recarsi in Egitto per cure mediche o per rivedere i familiari, separati da mesi.
Anche prima del controllo israeliano, il varco di Rafah era soggetto a limitazioni e chiusure frequenti. Era principalmente utilizzato per il transito delle persone, mentre la maggior parte degli aiuti umanitari passava dal varco di Kerem Shalom, a sud di Rafah, sotto il controllo israeliano.
Durante l’invasione di Gaza, Israele ha bloccato l’ingresso di cibo e altri beni essenziali, causando una grave carestia. Dall’accordo tra Hamas e Israele, le consegne di aiuti umanitari sono aumentate, ma risultano ancora insufficienti. Nonostante il cessate il fuoco, negli ultimi giorni ci sono state diverse violazioni; sabato, l’esercito israeliano ha ucciso undici palestinesi, e domenica sono scoppiati nuovi scontri tra Hamas e Israele nella zona di Rafah.
Ma che vergogna! È incredibile come si giochi con le vite delle persone, alimentando sofferenze. La chiusura del varco di Rafah complica ulteriormente la situazione già disperata a Gaza. I riflettori dovrebbero restare accesi su questo dramma umanitario!!! Non è giusto!