I leader europei si impegnano per la sicurezza e la prosperità dell’Ucraina
Durante il vertice di Berlino, tenutosi il 15 dicembre, i leader europei hanno annunciato la loro intenzione di “collaborare con il Presidente Trump e il Presidente Zelenskyy per raggiungere una pace duratura che preservi la sovranità ucraina e la sicurezza europea”, riporta Attuale.
Il Cancelliere tedesco Merz, insieme alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha partecipato all’incontro con vari capi di Stato, tra cui il Presidente francese Macron e il Primo Ministro britannico Starmer. La dichiarazione congiunta esprime apprezzamento per i “significativi progressi” del Presidente Trump nel garantire una pace giusta in Ucraina e sottolinea la “forte convergenza” tra Stati Uniti, Ucraina ed Europa.
I leader hanno concordato sulla necessità di garantire la sicurezza e la prosperità dell’Ucraina, ritenendole fondamentali per la sicurezza euro-atlantica. Hanno affermato che il popolo ucraino merita un futuro indipendente e libero dalla minaccia russa. È stato anche evidenziato l’impegno a fornire “solide garanzie di sicurezza e misure di sostegno alla ripresa economica per l’Ucraina.”
In tale contesto, si prevede di mantenere le forze armate ucraine a un livello di 800.000 effettivi in tempo di pace e si propone la creazione di una “forza multinazionale Ucraina” a guida europea, per garantire la sicurezza aerea e marittima del paese. Un meccanismo di monitoraggio internazionale sarà istituito per aver un “allerta tempestivo di qualsiasi futuro attacco”.
I leader hanno inoltre convenuto su un impegno “giuridicamente vincolante” per adottare misure di risposta a eventuali attacchi futuri, che possano includere l’uso di forze armate ed azioni economiche. L’Europa, da parte sua, è pronta a “investire nella futura prosperità dell’Ucraina”, assicurando risorse per la ricostruzione e commerciali.
La dichiarazione ribadisce il fermo sostegno all’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea e il supporto al Presidente Zelenskyy nelle sue decisioni, sottolineando che i confini internazionali non devono essere modificati con la forza. Le questioni saranno risolte nelle fasi finali dei negoziati e i leader hanno concordato di continuare a esercitare pressione sulla Russia affinché negozi seriamente.