Jimmy Lai condannato per sedizione e collusione con potenze straniere
Un tribunale di Hong Kong ha dichiarato l’ex magnate dei media pro-democrazia Jimmy Lai colpevole di sedizione e collusione con potenze straniere per la violazione della sicurezza nazionale, mettendo così in evidenza la crescente repressione della libertà di stampa nella città. Il 78enne, fondatore del quotidiano Apple Daily (ora chiuso), rischia l’ergastolo. Lai, che già soffre di problemi di salute, ha scontato cinque anni di carcere e, nell’aprile del 2021, era stato condannato a 14 mesi di detenzione per aver organizzato due proteste non autorizzate nel 2019, riporta Attuale.
Questa sentenza segna un altro passo significativo nella repressione del dissenso a Hong Kong, dove le autorità continuano a perseguire politici, attivisti e giornalisti sotto il pretesto di garantire la sicurezza nazionale. Lai, noto per il suo attivismo in favore della democrazia, è stato un obiettivo costante delle autorità cinesi, che hanno intensificato le loro misure contro i critici.
Il processo a Lai è stato ampiamente condannato da organizzazioni internazionali per i diritti umani, che lo hanno definito una farsa giuridica. Amnesty International ha denunciato le accuse come motivazioni politiche mirate a silenziare le voci dissenzienti. In un comunicato, l’organizzazione ha ribadito che la condanna di Lai è un attacco diretto alla libertà di espressione e di stampa.
La sua detenzione prolungata e le successive condanne potrebbero avere conseguenze a lungo termine sul panorama mediatico di Hong Kong e delle libertà civili nella regione. Gli esperti avvertono che, senza una corsa al ripristino dei diritti democratici, molti altri potrebbero seguire il destino di Lai, trovandosi ad affrontare accuse simili in un clima di crescente censura.
La situazione di Jimmy Lai è rappresentativa di un problema più ampio a Hong Kong, dove le leggi sulla sicurezza nazionale hanno avuto un impatto devastante sui diritti civili. Con questa sentenza, le autorità sperano di inviare un messaggio chiaro a tutti coloro che osano opporsi al regime, ma il movimento per la libertà continua a resistere.