Imputazione Coatta per John Elkann nel Caso dell’Eredità Agnelli
La giudice per le indagini preliminare (gip) Giovanna Di Maria ha disposto l’imputazione coatta per John Elkann nel contesto del caso riguardante l’eredità degli Agnelli, dopo aver rigettato l’accordo concordato a settembre tra la difesa di Elkann e la procura di Torino, riporta Attuale.
L’imputazione coatta comporta che il giudice imponga alla procura di procedere con l’incriminazione dell’indagato. Questo evento è raro, ma si verifica quando il gip discorda dalle richieste di archiviazione presentate dalla procura o da eventuali accordi tra procura e difesa. La nuova richiesta ora dovrà essere esaminata dal giudice per le indagini preliminari (gup), che frequentemente, in casi di imputazione coatta, decide di rinviare a giudizio la persona coinvolta. I legali di Elkann hanno annunciato che presenteranno ricorso alla corte di Cassazione.
In precedenza, l’accordo tra Elkann e la procura prevedeva un anno di messa in prova, durante il quale Elkann avrebbe dovuto svolgere lavori di pubblica utilità, in cambio della sospensione del procedimento giudiziario legato al complesso caso dell’eredità della famiglia Agnelli. Tale caso riguarda il presunto omesso pagamento di milioni di euro di imposte e delle tasse di successione sull’eredità di Marella Caracciolo di Castagneto, nonna materna dei fratelli Elkann e moglie di Gianni Agnelli, uno degli industriali più influenti della storia d’Italia e presidente del gruppo Fiat dal 1966 al 1996.