Ripetersi, nella vita, così come nel cinema, non è mai facile e per Todd Phillips riuscire a farlo con il sequel di Joker era impresa più che ardua. Il regista americano, che con il primo Joker si era portato a casa, cinque anni fa, il Leone d’oro, torna a Venezia con una grande scommessa: quella di regalare alla storia del suo cattivo preferito, interpretato da un eccezionale Joaquin Phoenix, un continuo, un nuovo approfondimento, un finale degno che potesse chiudere il cerchio e confermare quella di Joker come la sua più grande opera cinematografica.
Ed è proprio da qui che nasce l’idea di “Joker: Folie à deux”, il sequel di Joker che prende il nome dal disturbo piscotico “Folie à deux” identificato nel 1877. Nel cast del film torna il suo grande protagonista Joaquin Phoenix che per questo ruolo è tornato a ridursi pelle e ossa e arriva una new entry attesissima, la sorprendente Lady Gaga nei panni di Harley Quinn che dimostra, ancora una volta, il suo enorme talento nella recitazione dopo il successo di A Star is Born.
La storia del film riprende dove era stata lasciata nel 2019. Arthur Fleck è internato ad Arkham e aspetta il processo per i suoi terribili crimini nelle vesti del Joker. Alle prese con la sua doppia identità, Arthur non solo si imbatte nel vero amore, ma scopre anche la musica che ha sempre avuto dentro di sé.
Ma che impressione ci ha fatto Joker 2 dopo aver visto la sua anteprima al Festival di Venezia? Beh, che forse era meglio lasciare le cose come stavano e mantenere nelle persone il ricordo di un film che aveva saputo fare la differenza. Questo sequel, al contrario del primo Joker, fa l’errore voler diventare a tutti i costi un cine-comic musicale e questa sua ossessione si dimostra il suo più grande difetto.
Il film non ha una trama coinvolgente, non lascia spazio all’evoluzione dei suoi personaggi e resta bloccato nella sua ossessione di essere un film musicale e di far esibire Lady Gaga e Joaquin Phoenix in performance musicali che, dopo un po’, stancano e non aggiungono nulla alla storia. Joker 2, infatti, interrompe continuamente la sua narrazione con stacchetti musicali, performance canore, danza e stand-up comedy, tutti elementi che non si mescolano bene alla storia e creano un racconto frammentato, confuso e non poi così avvincente.
Il personaggio di Lady Gaga non viene approfondito abbastanza e lo stesso accade con il racconto del legame tra Harley Quinn e Joker che meritava di essere decisamente meno superficiale e frettoloso.
Joker 2 diventa così una specie di versione dark di La La Land senza avere, però, la stessa brillantezza, genialità e intelligenza del film di Damien Chazelle dove musica, dialoghi si amalgamavano alla perfezione. Cosa che qui non accade.
È un peccato ma bisogna ammettere che Joker 2 è un flop, è un film che non emoziona e che non verrà ricordato come il suo predecessore. Nonostante la bravura innegabile di Joaquin Phoenix e Lady Gaga, lo sforzo di Todd Phillips e il potenziale di questo sequel, Joker 2 è tutt’altro che un capolavoro e dobbiamo farcene una ragione.