La Farnesina chiarisce la situazione dei visti per studenti iraniani: 4.500 appuntamenti nel 2025/2026

17.11.2025 14:55
La Farnesina chiarisce la situazione dei visti per studenti iraniani: 4.500 appuntamenti nel 2025/2026

Il Ministero degli Affari Esteri Italiano si impegna per migliorare i processi di concessione dei visti per studenti iraniani

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha dichiarato di essere “costantemente impegnato” a “migliorare i processi legati alla trattazione dei visti di studio” per studenti iraniani, evidenziando l’importanza della cooperazione culturale e accademica nel rafforzare i legami tra i popoli, riporta Attuale.

Questa comunicazione arriva in risposta a recenti articoli di stampa che lamentano dinieghi di visti a studenti iraniani e le difficoltà nell’accedere agli appuntamenti presso l’Ambasciata italiana a Teheran. Secondo la Farnesina, “l’Ambasciata in Iran ha già offerto 4.500 appuntamenti per gli studenti nell’anno accademico 2025/2026; questo rappresenta circa un quarto in più rispetto a quanti avevano presentato domanda lo scorso anno, e quasi il 40% di tutte le domande di visto attualmente raccolte”.

Il Ministero ha inoltre sottolineato l’impatto negativo della temporanea chiusura dell’Ambasciata avvenuta a giugno a causa delle tensioni belliche tra Iran e Israele, che ha portato a una riduzione del personale e alla sospensione delle attività consolari per diversi giorni. Nonostante queste difficoltà, l’Ambasciata italiana “è stata tra le prime a riaprire al pubblico e a riprendere il rilascio dei visti, dando priorità alle pratiche di visto per studenti”.

Inoltre, la situazione è complicata da politiche più restrittive messe in atto da diversi Stati dell’area Schengen. Misure come l’obbligo di un voto minimo per gli studenti iscritti al primo anno e l’accettazione esclusiva di domande per master e dottorati hanno spostato un elevato numero di richiedenti verso l’Italia, che altrimenti non avrebbero accesso ai processi di richiesta altrove. Il Ministero ha indicato che “la quasi totalità dei 4.500 appuntamenti sono stati riempiti in soli otto giorni dall’apertura del portale”, evidenziando una domanda atipica sui servizi consolari italiani.

Infine, il Testo Unico sull’immigrazione richiede un attento controllo della documentazione presentata con le domande di visto, il che implica un certo tempo di attesa. Queste misure sono orientate a garantire la sicurezza nazionale e prevenire l’immigrazione irregolare.

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