La ghostwriter di Virginia Giuffre: «Duecento carnefici sono ancora liberi, tra cui un noto primo ministro»

21.10.2025 07:15
La ghostwriter di Virginia Giuffre: «Duecento carnefici sono ancora liberi, tra cui un noto primo ministro»

Il memoriale postumo di Virginia Giuffre, “Nobody’s Girl”, rivela gli abusi subiti e il coraggio di denunciare

Il 21 ottobre 2025 è stato pubblicato in tutto il mondo il memoriale postumo di Virginia Giuffre, intitolato Nobody’s Girl, co-autore Amy Wallace. Giuffre, deceduta lo scorso 25 aprile, ha aperto un capitolo drammatico della sua vita, segnato da atti di violenza e manipolazione, che ha incluso il timore di essere uccisa se avesse rivelato il nome di un noto primo ministro, riporta Attuale.

Il libro inizia con un resoconto straziante degli abusi subiti da Giuffre fin dall’infanzia, culminando poi nelle esperienze avute con il finanziere Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell. Questi individui hanno ridotto Giuffre a una schiava sessuale, pagandola con banconote prelevate da enormi somme di denaro. Il racconto mette in evidenza la sua lotta contro l’autodistruzione e il rifiuto del proprio corpo, segnato da traumi fisici e psicologici.

Giuffre, mentre racconta la sua storia, incita i lettori a continuare a leggere le parti più difficili: «Vi prego, non smettete di leggere. So esattamente come aiutarvi a superare le parti più dure», afferma nel libro. La narrazione alterna i drammi passati con la vita attuale e i suoi legami familiari, rendendo il suo viaggio ancora più intenso.

Amy Wallace, che ha dedicato quattro anni alla stesura del libro attraverso conversazioni dirette e un meticoloso processo di fact-checking, ha sottolineato l’importanza di far emergere la storia di Giuffre. «C’è ancora una bambina forte dentro di te, cerchiamo di conoscerla prima che si faccia del male. Questo libro è la maratona di una donna che ha trovato, nonostante tutto, la forza di rialzarsi», ha commentato Wallace.

Il libro arriva in un momento critico, poiché la notizia della rinuncia al titolo reale del principe Andrea, fortemente implicato nel caso Epstein, ha riacceso l’attenzione sul tema degli abusi sessuali. La Wallace ha affermato: «Virginia avrebbe voluto che tutti gli uomini dai quali subì abusi fossero chiamati a rispondere delle loro azioni. Avrebbe considerato una vittoria la scelta del principe Andrea, ma molti dei suoi carnefici sono ancora liberi».

Il racconto di Giuffre non solo descrive gli abusi subiti, ma mette in luce anche il meccanismo di manipolazione psicologica a cui è stata sottoposta. L’autrice non teme di affrontare l’oscurità della sua esperienza e utilizza la sua voce per dare speranza ad altre vittime silenziose: «Questo memoir serve a far capire il livello di manipolazione a cui Virginia è stata sottoposta», ha spiegato Wallace.

La Giuffre ha incontrato Epstein quando era ancora una teenager, ed è essenziale notare come sia stata attirata in un mondo di abusi da personaggi influenti. Le sue esperienze mostrano la vulnerabilità delle giovani donne e l’aspetto predatorio di chi detiene il potere. «Ghislaine Maxwell non solo procurava ragazze a Epstein, ma partecipava anche agli abusi», afferma Wallace, alzando il velo sulla realtà devastante di quelle interazioni.

La Wallace conclude affermando che Giuffre sarebbe stata orgogliosa del libro e spiega: «Nella sua ultima email scrisse: nel caso mi succeda qualcosa, voglio che questo libro venga pubblicato». La sua testimonianza sta avendo un impatto significativo, non solo per chi ha vissuto esperienze simili, ma anche per la società che si confronta con i temi degli abusi e della giustizia.

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