La guerra è già in corso, non un rischio futuro: l’allarme del capo di Stato maggiore francese

12.07.2025 20:20
La guerra è già in corso, non un rischio futuro: l'allarme del capo di Stato maggiore francese
La guerra è già in corso, non un rischio futuro: l'allarme del capo di Stato maggiore francese

L’11 luglio 2025, durante una rara conferenza stampa, il generale Thierry Burkhard, capo di Stato maggiore delle forze armate francesi, ha dichiarato che l’Europa non si trova più di fronte a un rischio di guerra, ma è già immersa in un conflitto in piena evoluzione. “Il problema non è che esista un rischio di guerra in Europa, ma che la guerra è già presente”, ha affermato il generale, sottolineando la necessità di una presa di coscienza collettiva, non il panico. Ha ricordato che la Francia non è sola nel continente e può contare su strumenti di difesa collettiva.

La Russia come minaccia prioritaria

Secondo Burkhard, la Russia rappresenta una minaccia prossima, strutturale e a lungo termine per la Francia. Mosca ha designato esplicitamente Parigi come uno degli obiettivi prioritari nella sua strategia geopolitica. Il generale ha descritto un ventaglio di minacce che vanno dalle attività di sottomarini russi alle manovre di militarizzazione dello spazio, passando per la crescente intensità delle operazioni di guerra informatica. Ha evidenziato, inoltre, la presenza continua di spie russe attive in Francia, in particolare nei settori economici e tecnologici.

I fronti ibridi: Africa, antisemitismo e cyberspazio

Burkhard ha puntato il dito anche sulla guerra cognitiva condotta da Mosca: l’influenza informativa russa in Africa è in forte crescita, spesso con successo. Tra gli esempi più eclatanti citati figura il reclutamento di cittadini moldavi per disegnare simboli antisemiti sui muri di città francesi, nel tentativo di fomentare tensioni interne. Il generale ha definito questi soggetti “agenti usa e getta”, a testimonianza di una strategia ibrida e spregiudicata.

Rafforzare la difesa europea

Nel contesto di instabilità globale, Burkhard ha ribadito che la Francia, in quanto potenza nucleare e membro permanente del Consiglio di sicurezza ONU, porta una responsabilità particolare per la stabilità europea. Il governo ha quindi aumentato il budget della difesa a 50,54 miliardi di euro nel 2025, pari al 2,1% del PIL – uno dei più alti all’interno della NATO – per sostenere la modernizzazione dell’esercito e l’adozione di tecnologie avanzate.

Il sostegno a Kiev come investimento strategico

La Francia ha fornito all’Ucraina 2,2 miliardi di euro in aiuti militari, inclusi missili SCALPaerei Mirage 2000-5Fdifese antiaeree e artiglieria pesante. Inoltre, Parigi continua ad addestrare soldati ucraini sul proprio territorio, dimostrando un impegno di lungo termine per la sicurezza europea. Allo stesso tempo, le aziende francesi come ThalesKNDS e Delair cooperano con Kiev nello sviluppo di droni, veicoli blindati e munizioni, sfruttando il conflitto come campo di test per innovazioni militari.

Verso un’autonomia strategica europea

Il generale ha infine sostenuto l’idea di creare un fondo europeo per la difesa, promuovere l’industria bellica continentale e rafforzare la cooperazione nell’ambito della politica comune di sicurezza e difesa dell’UE, così come all’interno della NATO. Secondo Burkhard, la finalità ultima di Mosca è indebolire l’Unione Europea e smantellare l’Alleanza Atlantica, rendendo ancora più urgente una risposta solida e unitaria.

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