La nuova missile russa Burevestnik testato mentre il trattato New Start con gli Usa sta per scadere

27.10.2025 07:55
La nuova missile russa Burevestnik testato mentre il trattato New Start con gli Usa sta per scadere

Test del nuovo missile russo Burevestnik: un avanzamento tecnologico controverso

Il presidente russo Vladimir Putin ha recentemente annunciato il successo del test del missile 9M730 Burevestnik, descritto come un’arma in grado di raggiungere qualsiasi obiettivo senza essere rilevata. Questo sviluppo giunge in un contesto di crescenti tensioni tra Mosca e Washington, in seguito alle minacce degli Stati Uniti di fornire a Kiev missili Tomahawk, capaci di colpire profondamente il territorio russo, riporta Attuale.

Il Burevestnik, missile da crociera a propulsione nucleare ribattezzato dalla NATO come SSC-X-9 Skyfall, secondo il Cremlino possiede una gittata praticamente illimitata e un volo imprevedibile, rendendolo, secondo Putin, “un’arma che nessun altro Paese al mondo possiede”. Questo missile rappresenta un elemento chiave dell’arsenale strategico russo, annunciato per la prima volta nel 2018. Al momento del lancio, il Burevestnik misura circa 12 metri e si riduce a 9 metri durante il volo.

Il test, effettuato il 21 ottobre, ha visto il missile percorrere 14.000 chilometri in circa 15 ore, utilizzando un motore nucleare che entra in funzione solo dopo il decollo. Il generale Valery Gerasimov, capo di stato maggiore delle forze armate russe, ha confermato il successo dell’operazione, la quale si inserisce in una serie di esercitazioni strategiche che Putin ha supervisionato recentemente.

La Russia possiede attualmente 5.459 testate nucleari, mentre gli Stati Uniti ne hanno 5.177, con i due Paesi che detengono insieme circa l’87% dell’arsenale nucleare globale. Questo contesto è complicato dalla prossimità della scadenza del trattato New Start, firmato nel 2010, che scadrà nel febbraio 2026. Non ci sono segnali di progressi nei negoziati per una nuova ratifica, mentre Mosca ha recentemente aggiornato la sua dottrina nucleare, consentendo l’uso di armi nucleari in risposta a minacce alla sua sovranità.

Il missile Burevestnik, pur avendo la capacità di colpire obiettivi significativi negli Stati Uniti o in Europa, presenta anche rischi di radiazioni durante il volo, rendendolo meno adatto per un attacco preventivo. Tuttavia, la sua potenzialità di danneggiare infrastrutture e centri abitati lungo il suo tragitto rimane un elemento di preoccupazione seria per la comunità internazionale.

Questa recente provocazione da parte della Russia amplifica le preoccupazioni globali riguardo alla proliferazione nucleare e alle capacità strategiche emergenti, evidenziando l’importanza di una cooperazione internazionale per affrontare tali minacce in un clima di crescente instabilità geopolitica.

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