La nuova tassa di Trump sui visti H-1B provoca caos tra i lavoratori specializzati negli Stati Uniti

21.09.2025 09:05
La nuova tassa di Trump sui visti H-1B provoca caos tra i lavoratori specializzati negli Stati Uniti

Nuova tassa sui visti H-1B provoca confusione negli Stati Uniti

Sabato, il governo degli Stati Uniti ha introdotto una nuova tassa di 100mila dollari sui visti per i lavoratori stranieri specializzati, i visti H-1B. La decisione è entrata in vigore oggi, quando in Italia erano appena passate le 6 di mattina, e ha creato parecchio scompiglio tra i lavoratori che hanno già un permesso di quel tipo, e tra le aziende che li impiegano, riporta Attuale.

Nel tempo trascorso dall’annuncio di Trump all’entrata in vigore della nuova tassa, molte aziende statunitensi hanno chiesto ai propri impiegati in possesso di un visto H-1B di non partire se si trovavano all’estero. Tanti altri, già all’estero, hanno cercato di anticipare il rientro negli Stati Uniti. Si è dunque creato un clima di confusione, fino a quando il governo ha chiarito che la decisione non si applicherà alle persone che possiedono già un visto H-1B.

L’annuncio di Trump è arrivato a sorpresa. Il Wall Street Journal ha riportato che diverse grandi aziende tecnologiche, tra cui Amazon, Google e Microsoft, hanno informato i propri dipendenti di rimanere negli Stati Uniti o di tornare immediatamente. Queste aziende impiegano infatti decine di migliaia di lavoratori con visti H-1B, e molti temevano di doversi confrontare con costi elevati.

La situazione è stata ulteriormente complicata, poiché i responsabili delle risorse umane delle aziende hanno dovuto localizzare i dipendenti, contattarli e, quando possibile, prenotare voli per il loro rientro negli Stati Uniti. In alcuni casi, ciò ha comportato la necessità di evitare che le famiglie venissero separate, creando notevoli problemi organizzativi.

I visti H-1B sono utilizzati principalmente da cittadini indiani. Il Times of India ha riferito che la decisione di Trump ha provocato “ansia diffusa” tra gli emigrati indiani residenti negli Stati Uniti.

Per cercare di placare la situazione, dopo alcune ore, il governo statunitense ha chiarito che la nuova tassa non riguarderà le persone già in possesso di un visto H-1B e che non influenzerà la loro capacità di entrare o uscire dagli Stati Uniti. È stato specificato che la tassa verrà pagata una sola volta, contrariamente a quanto affermato dal segretario al Commercio Howard Lutnick, che aveva parlato di una tassa di 100mila dollari “all’anno”.

Nonostante i chiarimenti del governo, molte persone avevano già rinunciato a partire, e le aziende avevano già acquistato biglietti per riportare i propri dipendenti. Diverse aziende hanno, tuttavia, preferito incoraggiare i propri dipendenti a tornare negli Stati Uniti, considerando le nuove regole potenzialmente confuse e problematiche.

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