Il premier di Varsavia Tusk terrà una serie di incontri con leader europei come Macron e Starmer per discutere del “nuovo panorama politico soprattutto nel contesto di una possibile fine della guerra russo-ucraina”
Il polacco Donald Tusk, si sta posizionando alla testa dello sforzo europeo per far proseguire il sostegno all’Ucraina di Volodymyr Zelensky in vista dell’inizio dell’era dell’altro Donald, lo statunitense Trump. Il premier di Varsavia ha annunciato che nei prossimi giorni terrà una serie di incontri con i leader di Francia, Regno Unito e Paesi nordici e baltici in quello che sembra uno sforzo per creare una coalizione di volenterosi che vogliano continuare a sostenere lo sforzo bellico di Kiev contro la Russia di Vladimir Putin.
Tra i leader europei che Tusk intende incontrare si nota l’assenza di due di loro in particolare, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, alle prese con una crisi di governo a Berlino che potrebbe presto fargli perdere l’incarico, e il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni.
Il disimpegno di Trump
Trump ha promesso di far terminare la guerra in Ucraina “in un giorno” e non ha fatto segreto di voler tagliare gli aiuti che gli Stati Uniti forniscono al Paese ex sovietico. Il repubblicano ha definito Zelensky “il più grande venditore di tutti i tempi”, per la capacità di assicurarsi il sostegno internazionale e di Washington, lamentando che riceve troppi miliardi dagli Usa.
Il primogenito del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump Jr, proprio ieri ha condiviso su Instagram una vecchia clip postata dall’ex candidata repubblicana alla vicepresidenza Sarah Palin che recitava “Sei a 38 giorni dal perdere la tua paghetta” su un video del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. L’insediamento di Trump è previsto per il 20 gennaio e proprio all’inizio di quel mese ci sarà un altro ‘insediamento’, con la Polonia che inizierà il suo semestre alla guida dell’Unione europea, cosa che darà a Tusk una maggiore influenza sul blocco.
Il nuovo panorama
“Questo nuovo panorama politico è una sfida seria per tutti, soprattutto nel contesto di una possibile fine della guerra russo-ucraina”, ha dichiarato Tusk questo fine settimana, annunciando che Varsavia “coordinerà molto intensamente la cooperazione con i Paesi che hanno una visione molto simile della situazione geopolitica e transatlantica e della situazione in Ucraina”.
Il premier polacco incontrerà a Varsavia il presidente francese, Emmanuel Macron, e il segretario generale della Nato, Mark Rutte. Il premier britannico, Keir Starmer, e Tusk potrebbero incontrarsi a Varsavia o Londra mentre un incontro con i leader nordici e baltici si dovrebbe tenere a Stoccolma. Il polacco ha detto di aver già parlato con Starmer, Macron e i leader scandinavi per discutere “cosa significa per noi questo potenziale ritiro degli Stati Uniti dalla politica attiva in Ucraina”.
“Nessuno vuole un’escalation del conflitto”, ha aggiunto il polacco, secondo cui però “allo stesso tempo, nessuno vuole che l’Ucraina si indebolisca o addirittura capitoli; questo sarebbe una minaccia fondamentale per la Polonia e per gli interessi polacchi”.
Borrell a Kiev
Per rassicurare gli ucraini il capo della politica estera dell’Ue, Josep Borrell, è andato sabato a Kiev sabato per riaffermare il sostegno dell’Europa in quella che è stata la prima visita ufficiale di un alto funzionario comunitario dopo le elezioni americane. “Sosterremo l’Ucraina il più possibile”, ha assicurato lo spagnolo.
Il suo posto nella nuova commissione sarà preso dall’ex premier estone, Kaya Kallas, uno dei Paesi che più hanno sostenuto la necessità di appoggiare Kiev e di puntare a una vittoria della guerra. Finora l’Ue ha contribuito con 118 miliardi di euro in aiuti militari e umanitari all’Ucraina dall’inizio dell’invasione nel 2022, mentre gli Stati Uniti hanno fornito 90 miliardi di dollari, secondo i dati dell’Istituto di Kiel.