La risposta del Cremlino sulla Polonia: “Nessun obiettivo da colpire sul territorio polacco”

11.09.2025 07:55
La risposta del Cremlino sulla Polonia: "Nessun obiettivo da colpire sul territorio polacco"

Reazioni al caso dei droni in Polonia: il Cremlino contesta le accuse

Le recenti affermazioni riguardanti droni russi caduti in Polonia hanno sollevato le ire del Cremlino. Dmitry Peskov, portavoce di Vladimir Putin, ha dichiarato che «non erano previsti obiettivi da colpire sul territorio polacco», evidenziando che la portata massima dei droni «presumibilmente» coinvolti non supera i 700 km, riporta Attuale.

La reazione da parte del ministero della Difesa russo è stata concisa e ha ribadito l’assenza di pianificazioni per colpire obiettivi in Polonia, definendo le affermazioni polacche come «miti» che alimentano una possibile escalation del conflitto in Ucraina. Peskov ha avvertito che l’Unione Europea e la NATO imputeranno quotidianamente provocazioni alla Russia, spesso senza prove adeguate.

Nonostante la gravità della situazione, la risposta della NATO e l’Unione Europea è stata cauta, in contrasto con le reazioni precedenti a incidenti analoghi. Attualmente, le autorità polacche sono sotto pressione a causa di una crescente preoccupazione per la sicurezza nazionale, alimentata da precedenti episodi in cui ordigni ucraini erano caduti senza destare altrettanto allarme.

Il governo russo, tramite Ria Novosti, ha ulteriormente sottolineato il ruolo della Polonia come hub militare della NATO nel conflitto contro la Russia, affermando che «nessun rifiuto da parte di Varsavia di partecipare alle operazioni militari potrà cambiare questa situazione». Sottolineando la debolezza delle difese aeree polacche, Mosca ha lanciato avvertimenti riguardo alla possibilità di futuri obiettivi sul suolo polacco.

Inoltre, alcuni esperti e analisti russi hanno interpretato la situazione come una provocazione orchestrata da Kiev, insinuando che droni di questo tipo sono abbondanti in Ucraina e che potrebbero essere utilizzati per generare un caso mediatico. Questi sviluppi e le dichiarazioni di funzionari russi suggeriscono una strategia di discredito nei confronti delle accuse di provocazioni e una netta posizione contro l’invio di truppe straniere in Ucraina.

1 Comments

  1. Ma dai, sembra quasi una soap opera! La Russia che accusa la Polonia di provocazioni, ma chi ci crede? Ormai è tutto un gioco politico. E intanto noi qua in Italia a preoccuparci delle bollette… Dov’è la sicurezza?

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