È l’ammissione del capo dell’esercito ucraino Oleksandr Syrsky. Secondo fonti dell’intelligence, Mosca punta a creare le condizioni per una nuova offensiva prevista in estate
La Russia preme e avanza, l’Ucraina fatica a difendere in particolare il fronte orientale nella fase critica della guerra, giunta al giorno 795. La “situazione al fronte è peggiorata” per le truppe ucraine, mentre le forze armate russe stanno ottenendo “successi tattici” in varie zone dell’Ucraina. Il comandante in capo dell’esercito ucraino, Oleksandr Syrsky, ha ammesso su Facebook che le truppe di Vladimir Putin continuano ad avanzare sul fronte orientale ucraino, mentre Kiev non può fare altro che attendere l’arrivo degli aiuti americani per frenare l’avanzata russa o meglio ancora respingerla.
Mosca preme e avanza a est
Syrskyi ha detto che le forze ucraine si sono ritirate dalle posizioni nella regione orientale di Donetsk. Da ultimo, Mosca ha annunciato di aver preso il controllo dell’insediamento di Novobakhmutovka, nell’autoproclamata repubblica del Donetsk, a una decina di chilometri da Avdiivka. È la terza località a cadere in poche settimane, a cui si aggiunge una ulteriore avanzata nella regione settentrionale di Kharkiv, dove prosegue il diluvio di bombardamenti e dove Kiev è corsa ai ripari posizionando tank e pezzi d’artiglieria.
Nel complesso “la situazione è peggiorata”, ha ammesso il capo delle Forze armate Oleksandr Syrsky: i russi hanno ottenuto dei “successi tattici”, non rilevanti ma significativi. Nelle ultime 24 ore, riferisce la Difesa Ucraina, i russi hanno compiuto “32 attacchi missilistici, 64 aerei e 60 con i razzi Mlrs”. Più di 110 insediamenti “nelle regioni di Chernihiv, Sumy, Kharkiv, Luhansk, Donetsk, Zaporizhzhia – dove ogni giorno si contano centinaia di colpi e attacchi con sciami di droni -, Dnipropetrovsk, Kherson e Mykolaiv hanno subito il fuoco dell’artiglieria”.
Si combatte anche lungo il fronte meridionale. “In direzione di Kherson, le nostre unità sono riuscite ad avanzare nella zona di Veletenskyi e a stabilire il controllo sull’isola di Nestryga. Il nemico continua a bombardare il confine delle regioni di Sumy e Chernihiv. Non ci sono segnali di preparativi per un’offensiva da Nord. Allo stesso tempo, stiamo monitorando l’aumento del numero e il raggruppamento delle truppe nemiche in direzione di Kharkiv”, il resoconto di Syrsky.
La strategia offensiva della Russia
“Il terrore russo è possibile solo perché abbiamo meno armi e soluzioni per proteggere la vita di quanto la Russia abbia la capacità di distruggere”, ha sintetizzato il presidente Volodymir Zelensky. “Tutti sanno quanto siano efficaci i Patriot e altri moderni sistemi di difesa aerea. Ne abbiamo bisogno qui in Ucraina. Meno il Cremlino ottiene con il terrore, più sarà interessato a trovare la pace. Dobbiamo costringere la Russia a farlo insieme”, ha ribadito.
La Russia sta cercando di trarre vantaggio dalla sua superiorità in termini di uomini e artiglieria prima che le forze ucraine ricevano le tanto necessarie forniture di nuove armi statunitensi. Secondo fonti dell’intelligence occidentale rilanciate dai media internazionali, Mosca punta a creare le condizioni per una nuova offensiva prevista in estate ma anche, forse soprattutto, a guadagnare posizioni proprio in vista dell’arrivo dei miliardi di dollari di aiuti militari americani, quindi Patriot, munizioni di artiglieria e sistemi anti-droni.
L’Ucraina attende le armi che gli Stati Uniti si sono impegnati a inviare con il varo del pacchetto da 61 miliardi di dollari. Washington, che ha già consegnato a Kiev nuovi missili Atacms in grado di colpire a 300 km di distanza, hanno autorizzato un nuovo pacchetto supplementare da 6 miliardi con i missili Patriot a lungo chiesti dal presidente Volodymyr Zelensky. Le nuove forniture, però, non possono avere un impatto immediato su equilibri che Syrsky spiega in maniera perentoria.
Fonte: LaStampa