Lacrime e scelta insostenibile

04.07.2025 05:35
Lacrime e scelta insostenibile

Le lacrime della politica britannica e le loro implicazioni

Cocchi

È un vero peccato per Keir Starmer, che stava tentando di ripristinare un tono britannico in Gran Bretagna dopo gli effetti negativi del Brexit, delle crisi governative e degli scandali. Tuttavia, le lacrime versate nella Camera dei Comuni dalla cancelliera dello Scacchiere, Rachel Reeves, portano con sé tre significati, nessuno dei quali di buon auspicio, riporta Attuale.

Il primo significato delle sue lacrime è una chiara metafora della debolezza che caratterizza la sinistra europea, esemplificata soprattutto dallo spagnolo Sanchez, che si erge come simbolo contro le spese per la Difesa della NATO, ma la sua posizione di maggioranza è sempre più precaria. Al suo fianco, Starmer guida i “Volenterosi Ue” in un contesto politico turbolento, aggravato da conflitti e dalla retorica di Trump.

Il secondo aspetto è legato ai problemi interni della politica. Infatti, il motivo del dibattito in Aula riguardava una riforma del welfare, proposta che prevedeva tagli ai servizi assistenziali per i più vulnerabili, contestata da entrambe le parti politiche. Ciò che sorprende è che Starmer non ha difeso apertamente “la sua” ministra di fronte alle critiche, la quale ha attribuito le sue lacrime a “ragioni personali”. Questo scenario rievoca il passato, ricordando gli eventi del 2022 con Liz Truss, la quale, dopo aver presentato una maxi riforma fiscale, ha avuto vita breve in carica.

Infine, e qui è difficile non pensare all’italiana Elsa Fornero, che si commosse per le riforme del governo Monti, le lacrime di Reeves, invece di generare un’ondata di empatia, rischiano di incardinare un’idea negativa nella mente degli elettori: quella di un’inevitabile insostenibilità delle scelte politiche. In questo contesto, le acque attorno all’Isola si animano, richiamando a galla le immagini degli squali.

Da non perdere