L’altra vittoria repubblicana, il referendum sull’aborto è un flop: in Florida resta vietato dopo le 6 settimane

06.11.2024 15:15
L'altra vittoria repubblicana, il referendum sull'aborto è un flop: in Florida resta vietato dopo le 6 settimane -- Usa, il referendum sull'aborto è un flop: l'altra vittoria repubblicana
L'altra vittoria repubblicana, il referendum sull'aborto è un flop: in Florida resta vietato dopo le 6 settimane -- Usa, il referendum sull'aborto è un flop: l'altra vittoria repubblicana

Non passa l’emendamento numero 4 con il quale si mirava ad estendere il diritto ad interrompere la gravidanza oltre la sesta settimana. Esulta il governatore repubblicano Ron DeSantis

Un flop che è un’altra vittoria politica per i repubblicani. In Florida il referendum sull’aborto, che è stato sottoposto al voto in occasione delle presidenziali, non ha raggiunto il quorum del 60 per cento degli elettori necessario per l’approvazione. L’interruzione di gravidanza resta quindi vietata dopo le 6 settimane di gestazione. L’emendamento proposto, il “number 4”, avrebbe esteso il diritto ad abortire prima della vitalità fetale, intorno alla 24esima settimana.

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Attivista pro-life in Florida contro l’emendamento n. 4

Contro l’emendamento si era più volte scagliato il governatore repubblicano dello Stato, Ron DeSantis, che incassa una seconda vittoria sulla legalizzazione della  marijuana per uso ricreativo, anche questa bocciata dagli elettori della Florida.

Una delusione per quanti speravano che la Florida, circondata da Stati con con leggi molto restrittive sull’aborto, potesse tornare ad essere uno Stato di  riferimento per le donne del Sud-est degli Stati Uniti che vogliono effettuare l’interruzione di gravidanza. La difficile situazione in cui si trovano molte donne proprio a causa di queste restrizioni era stata posta con grande attenzione durante la campagna elettorale di Kamala Harris, ma senza risultati, almeno in Florida.

Gli altri risultati

Un esito diverso si registra infatti in Arizona. dove hanno vinto i ‘sì’ ripristinando la possibilità di effettuare un aborto fino a a 24 settimane di gravidanza, limitata alle attuali 15. La sorpresa  maggiore, magra consolazione democratica, è però il Missouri: era stato il primo a promulgare il divieto di aborto nel 2022 dopo l’annullamento della sentenza della Corte Suprema “Roe contro Wade”, con la quale l’interruzione di gravidanza era stata legalizzata a livello federale nel ’73.

Ora, gli elettori del Missouri hanno approvato un emendamento che sancisce il diritto all’aborto nella Costituzione dello Stato: un’evidente condanna dello stringente divieto introdotto nel 2022, con il quale veniva consentito l’aborto solo in caso di pericolo di vita per la donna o per prevenire un danno alla sua salute fisica, senza eccezioni per i casi di stupro, incesto o gravi anomalie fetali.

L’emendamento che reintroduce il diritto entrerà in vigore entro 30 giorni e in seguito i gruppi che hanno promosso il referendum dovranno rivolgersi al tribunale per chiedere che il divieto dello Stato venga ufficialmente annullato in quanto incostituzionale. Il Missouri diventa così il primo stato a revocare il divieto tramite una votazione popolare, sottolinea il New York Times.

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