Lo “Schermo blu della morte” unisce il mondo: da dove arriva il bug dei sistemi informatici

21.07.2024

Aerei a terra, pagamenti sospesi e problemi nei supermercati: cosa è successo e quali sono i rischi

Un guasto negli aggiornamenti per Microsoft ha unito i sistemi informatici di mezzo mondo causando grossi problemi a vari tipi di servizi online. Elon Musk l’ha definito “il più grande fallimento informatico di sempre”, e, in effetti, vari esperti concordano  nel dire che non se ne ricordano di precedenti simili. Ma cosa è successo? Anche in Italia ci sono state delle difficoltà, soprattutto con cancellazioni dei voli aerei e per i pagamenti coi buoni pasto nei supermercati. La situazione si sta via via normalizzando con Crowdstrike che ha dato gli ultimi aggiornamenti sul tema.

Perché ci sono stati problemi sui sistemi informatici Microsoft

Tutto è nato da uno degli aggiornamenti per Windows prodotto dalla società americana di cybersicurezza Crowdstrike, che ha mandato in crash il sistema operativo di Microsoft. Si tratta del Falcon sensor che controlla la sicurezza di grandi reti di pc e scarica un software di monitoraggio su ogni macchina, una specie di antivirus.

Il bug non ha però colpito gli altri sistemi operativi più diffusi, come Mac e Linux, ha precisato il presidente e ceo di Crowdstrike, George Kurtz, assicurando che “il problema è stato identificato, isolato ed è stato distribuito un fix”, ovvero in una “correzione” del software difettoso. Le tempistiche per una risoluzione definitiva del problema, tuttavia, non sono chiare.

Perché alcuni sistemi riprendano a funzionare in modo automatico “potrebbe volerci del tempo”, ha osservato Kurtz aggiungendo che la sua azienda è “profondamente dispiaciuta” per l’accaduto, in particolare “per l’impatto che abbiamo causato ai clienti, ai viaggiatori e a chiunque sia stato coinvolto in questo”.

Le spiegazioni di Crowdstrike hanno smentito sul nascere le voci di un mega attacco hacker, ipotesi peraltro già esclusa da alcune agenzie governative per la cybersicurezza.

Cosa è “andato giù”: voli cancellati, supermercati, sanità

Danni e disservizi si sono registrati in ogni settore interconnesso, a partire da quello dei trasporti. Migliaia i voli cancellati che hanno interessato le principali compagnie internazionali: negli Stati Uniti gli aerei di United, American Airlines, Delta e Allegiant – secondo la Federal Aviation Administration – sono rimasti a terra mentre centinaia di passeggeri dormivano vicino ai gate per gli imbarchi nell’aeroporto di Los Angeles.

In Italia i problemi principali hanno riguardato i voli aerei, con ritardi e cancellazioni negli aeroporti per Ryanair, WizzAir e Ita. A Genova invece c’è stato un ingorgo di tir in uno svincolo dell’autostrada A10, a causa dei controlli per i veicoli in ingresso e in uscita dal porto di Prà interrotti dal disservizio informatico. Vari supermercati hanno smesso di accettare i buoni pasto a causa del bug che ha colpito anche i sistemi di pagamento.

In Canada la Poter Airlines ha annunciato di aver annullato diversi voli, mentre la Air Canada – la più importante del Paese – ha escluso impatti rilevanti sulle sue operazioni. Di “leggeri disagi” ha, invece, parlato Lufthansa, i cui sistemi – ha spiegato il vettore tedesco – “non sono stati colpiti”. Sorte diversa è toccata a Eurowings, costretta a cancellare quasi tutti i voli “soprattutto quelli interni alla Germania”.

All’aeroporto di Dubai, infine, le operazioni sono tornate alla normalità – ha riferito l’autorità che gestisce lo scalo – “dopo un’interruzione del sistema globale che ha interessato il processo di check-in per alcune compagnie aeree nei Terminal 1 e 2”.

Altro settore sensibile colpito è stato quello della sanità: disservizi negli ospedali si sono registrati, tra gli altri, in Israele, in Canada (dove si sono registrati ritardi nel trattamento dei pazienti della rete dell’University health network) e nell’ospedale universitario tedesco Schleswig-Holstein, che ha annullato gli interventi in programma nelle sedi di Kiel e Lubecca.

La situazione oggi, sabato 20 luglio: l’aggiornamento di Crowdstrike

Aziende e servizi si stanno lentamente riprendendo. Mentre alcuni servizi aerei stanno iniziando a tornare alla normalità dopo che migliaia di voli – quasi 4.300 – sono stati cancellati, gli operatori si aspettano che alcuni ritardi e cancellazioni persistano tuttavia durante il fine settimana.

“Abbiamo corretto l’errore aggiornando il contenuto nel Channel File 291. Non verranno implementate ulteriori modifiche” a questo file”. A distanza di qualche ora dal crash informatico mondiale, CrowdStrike pubblica sul suo blog una ricostruzione tecnica dell’accaduto promettendo “uno sforzo continuo” di supporto ai clienti impattati.

“L’aggiornamento della configurazione del sensore Falcon che ha causato l’arresto anomalo del sistema è stato risolto venerdì 19 luglio 2024 05:27 Utc. Questo problema non è il risultato o correlato a un attacco informatico”, specifica la società di sicurezza informatica che dopo il down mondiale ha provveduto a fornire una procedura manuale per correggere il ‘bug’, procedura da attuare manualmente su ogni macchina coinvolta.

“I consigli e le informazioni più aggiornati sulla risoluzione dei problemi sono disponibili sul nostro blog o nel Portale di supporto – aggiunge CrowdStrike – Comprendiamo che alcuni clienti potrebbero avere esigenze di supporto specifiche e chiediamo loro di contattarci direttamente. Ci impegniamo a identificare eventuali miglioramenti fondamentali per rafforzare il nostro processo. Aggiorneremo i risultati nell’analisi della causa principale man mano che l’indagine procede”, conclude l’azienda americana.

Intanto molte aziende si trovano ora a gestire arretrati e ordini mancati la cui risoluzione potrebbe richiedere giorni. Il caos globale ha intanto suscitato preoccupazioni sulla vulnerabilità delle tecnologie interconnesse a livello mondiale e sulla misura in cui un singolo problema tecnico del software potrebbe avere un impatto così diffuso.

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