L’Ue esulta per la caduta di Assad: “Ora proteggere civili e minoranze”

10.12.2024
L'Ue esulta per la caduta di Assad: "Ora proteggere civili e minoranze"
L'Ue esulta per la caduta di Assad: "Ora proteggere civili e minoranze"

L’Alto rappresentante Kallas: “La fine del regime criminale di Bashar al-Assad segna un momento storico per il popolo siriano. Bisogna rigettare ogni forma di estremismo”

La caduta del “regime criminale” di Bashar al-Assad “segna un momento storico per il popolo siriano”. Ma ora tutti gli attori in campo devono “evitare ulteriori violenze, garantire la protezione dei civili e rispettare il diritto internazionale, compreso il diritto umanitario internazionale”.

Lo chiede l’Alto Rappresentate per la Politica Estera Kaja Kallas. “Esortiamo in particolare a proteggere i membri di tutte le minoranze, comprese quelle cristiane e di altre confessioni non maggioritarie, nonché a garantire la sicurezza dei cittadini stranieri e il rispetto delle rappresentanze diplomatiche a Damasco”, si legge in una nota della rappresentante della diplomazia comunitaria a nome dei 27 Paesi dell’Ue.

Ricostruire il Paese

“Il nostro pensiero va a tutte le vittime del regime di Assad e alle vittime del conflitto siriano. Tutti i siriani devono avere la possibilità di conoscere la verità sulla sorte dei loro cari. Oggi siamo al fianco di tutti i siriani, sia nel Paese che nella diaspora, che sono pieni di speranza, ma anche di coloro che temono un futuro incerto. Tutti devono avere l’opportunità di riunificare, stabilizzare e ricostruire il loro Paese, ripristinare la giustizia e garantire la responsabilità”, si legge nella dichiarazione arrivata dopo una serie di contatti, tra ieri sera e questa mattina, tra Kallas e le cancellerie europee.

Respingere l’estremismo

“È fondamentale preservare l’integrità territoriale della Siria e rispettare la sua indipendenza, la sua sovranità e le istituzioni statali, nonché respingere ogni forma di estremismo”, sottolinea Kallas rimarcando anche l’importanza di proteggere “il patrimonio culturale” siriano. “Ora più che mai, è imperativo che tutte le parti interessate si impegnino in un dialogo inclusivo, guidato dalla Siria e di sua proprietà, su tutte le questioni chiave per garantire una transizione ordinata, pacifica e inclusiva, nello spirito della Risoluzione 2254 dell’Onu”, afferma ancora l’Alt rappresentante.

“In questo periodo critico, l’Unione europea è al fianco del popolo siriano e rimane in stretto contatto con i partner della regione e con i principali partner internazionali”, conclude la nota, in cui l’Ue ribadisce il suo sostegno all’inviato Onu per la Siria Geir Pedersen.

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