Il Segretario generale della Nato a Parigi per discutere con il presidente francese: “Più spendiamo per la difesa, più riduciamo il rischio di conflitti futuri”
Il sostegno all’Ucraina deve restare una priorità assoluta per la Nato. È questo il messaggio che il presidente francese Emmanuel Macron ha sottolineato nel suo incontro con Mark Rutte, da poco entrato in carica come Segretario generale della Nato. Nella sua prima visita all’Eliseo in queste nuove vesti, l’ex premier olandese ha ringraziato Macron per quanto fatto dall’inizio dell’aggressione russa. La Francia, oltre ad aver inviato un grande quantitativo di armi e sistemi di difesa a Kiev, è stato uno dei primi Paesi ad addestrare ed equipaggiare completamente un’intera brigata ucraina.
Un’ Europa più forte nella Difesa
“Per troppo tempo l’Europa ha evitato di sostenere il peso della propria sicurezza, anche se questo non è mai stato il caso della Francia” ha affermato il capo dell’Eliseo. Il presidente francese ha poi ribadito l’importanza di provare a costruire un “pilastro europeo” in seno all’Alleanza atlantica. “Questo è ciò che l’amministrazione statunitense si aspetta giustamente dagli europei” ha affermato.
Dal canto suo il capo della Nato ha sostenuto la necessità “di una più solida cooperazione transatlantica in materia di difesa” e di maggiori investimenti nel settore. “Più spendiamo per la difesa, più riduciamo il rischio di conflitti futuri” ha detto l’ex premier olandese. In questo progetto, Parigi ricopre certamente un ruolo essenziale. Rutte rivolgendosi a Macron ha ricordato che con le sue capacità militari e nucleari, “la Francia mantiene forte la Nato ogni giorno, contribuendo alla sicurezza generale dell’Alleanza”.
Priorità all’Ucraina
Secondo Macron, “il recente dispiegamento di nordcoreani in prima linea nel conflitto è una grave escalation. E continueremo a chiedere alla Nato e ai suoi alleati di dare il loro pieno sostegno all’esercito ucraino per tutto il tempo necessario”. Per il presidente francese, “questa è l’unica strada verso i negoziati. E voglio essere chiaro: quando sarà il momento, non si dovrà decidere nulla sull’Ucraina senza gli ucraini, né sull’Europa senza gli europei”.
Difficile non vedere le parole di Macron in ottica dei recenti risultati elettorali oltreoceano che vedono Donald Trump rieletto alla Casa Bianca. Trump non ha mai nascosto la sua volontà di decidere un disimpegno verso la causa ucraina, affermando più volte che, una volta presidente, avrebbe potuto mettere fine alla guerra in 24 ore. In tanti pensano che sarebbe intenzionato a mediare un accordo con Vladimir Putin, che però difficilmente verrebbe accettato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Dal canto suo Rutte ha ricordato che la Russia sostiene finanziariamente Pyongyang fornendo il suo know-how nelle tecnologie missilistiche confermando che “questi missili rappresentano una minaccia diretta per il territorio americano”. La collaborazione tra Russia, Cina, Iran e Corea del Nord “non solo minaccia l’Europa, ma anche la pace e la sicurezza dell’Indo-Pacifico e dell’America settentrionale” ha concluso il neo segretario.