Manifestazione a Novi Sad per ricordare il crollo della tettoia e le sue vittime

01.11.2025 17:35
Manifestazione a Novi Sad per ricordare il crollo della tettoia e le sue vittime

Proteste a Novi Sad nel primo anniversario del crollo della tettoia della stazione

Il primo novembre 2024, una tettoia della stazione ferroviaria di Novi Sad, nel nord della Serbia, crollò improvvisamente, causando la morte di dodici persone sul colpo e altre quattro in ospedale per le ferite riportate; una persona è attualmente in condizioni gravi. La maggior parte delle vittime era molto giovane, con le più piccole di 6 e 10 anni, mentre la più anziana era nata nel 1947, riporta Attuale.

Sabato, a Novi Sad, la seconda città più grande del paese dopo Belgrado, decine di migliaia di cittadini sono giunti da vari angoli della Serbia per ricordare l’incidente e per partecipare alle manifestazioni che si sono susseguite nell’ultimo anno. Questo tragico evento ha sollevato una forte indignazione pubblica, evidenziando la diffusa corruzione e negligenza del governo e la mancanza di trasparenza negli appalti pubblici.

Durante la commemorazione, alcune persone sono arrivate a piedi, provenienti da Belgrado o Novi Pazar, dopo aver marciato per giorni. Alle 11:52, l’orario del crollo, la folla ha osservato 16 minuti di silenzio, uno per ciascuna vittima, lasciando fiori e messaggi in ricordo. Tra i partecipanti, vi erano molti giovani e studenti, protagonisti delle estese proteste antigovernative scaturite dopo il crollo della tettoia, che hanno chiesto le dimissioni del governo e elezioni anticipate.

Le manifestazioni attuali rappresentano le più grandi proteste antigovernative in Serbia degli ultimi trent’anni e costituiscono un notevole sfida per il presidente Aleksandar Vučić, accusato di reprimere il dissenso con la forza, effettuando arresti e disperdendo i manifestanti con metodi controversi. Gli studenti hanno annunciato l’intenzione di presentarsi alle prossime elezioni con liste indipendenti, non legate a partiti politici, e diversi sondaggi indicano che potrebbero avere buone possibilità di successo, dato il malcontento verso l’amministrazione attuale. Storicamente, le elezioni in Serbia sono state dominate dal Partito Progressista Serbo (SNS) di Vučić, in un contesto di irregolarità diffuse.

Le indagini sul crollo hanno portato al rinvio a giudizio di 13 persone, inclusi il ministro dei Lavori pubblici, Goran Vesić, che si è dimesso e successivamente arrestato (per poi essere rilasciato). Il processo rimane in corso. Inoltre, a gennaio, il primo ministro Miloš Vučević si è dimesso, ma le proteste continuano senza sosta.

1 Comments

  1. È semplicemente straziante vedere un’intera generazione colpita da una tragedia così immensa. La corruzione e la negligenza di certi eleggenti non dovrebbero mai passare inosservate. Speriamo che queste proteste portino a un cambiamento vero e duraturo per la Serbia. Mah, che tristezza…

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