Conto alla rovescia agli sgoccioli per più di 500 mila ragazzi: tra “toto-tracce” dell’ultimo minuto e il nodo del nuovo “Capolavoro dello studente”, ecco cosa tenera a mente
Еsame di Stato ormai alle porte per 526.317 studenti italiani. La maturità 2024 rappresenta il secondo anno di “normalità” dopo il regime Covid e post-Covid. Come lo scorso anno, gli studenti saranno quindi chiamati ad affrontare due prove scritte – e una terza solo per alcuni indirizzi – a livello nazionale, decise dal ministero, seguite da un colloquio orale.
Vediamo di seguito le modalità per lo svolgimento di ogni prova, le date, il calcolo dei crediti per il voto finale, chiarendo qualche aspetto anche sui supporti ammessi agli scritti e la struttura dell’orale.
La prima prova
Si parte mercoledì 19 giugno 2024 alle 8:30 con la prima prova, come da tradizione il tema d’italiano. Le modalità di svolgimento saranno uguali in tutti gli istituti: gli studenti avranno a disposizione 6 ore di tempo, se necessario potranno consultare il dizionario e potranno scegliere tra 7 tracce riferite ad ambiti letterari, storici, scientifici, economici o sociali. Le tracce sono inoltre divise in tre macro-tipologie: l’analisi del testo, il testo argomentativo e il tema d’attualità.
Ai fini della votazione finale, il primo scritto verrà valutato fino ad un massimo di 20 punti. Come specifica il ministero dell’Istruzione, la prova può essere strutturata in più parti, allo scopo di “verificare competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che la riflessione critica da parte del candidato”.
“Tototracce” agli sgoccioli: le ricorrenze da tenere d’occhio
Sulle tracce della prima prova il dato è ormai tratto: il plico telematico è già arrivato nelle scuole, ma gli studenti non smettono di puntare su una rosa di alcuni nomi per quanto riguarda la tipologia dell’analisi del testo. Tra gli autori su cui puntano gli studenti – secondo il sondaggio di Skuola.net cui partecipano più di 1500 maturandi – Luigi Pirandello e Gabriele D’Annunzio, ma anche Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale.
Per quanto riguarda il testo argomentativo, occhi puntati su temi caldi e ricorrenze. Ricordiamo che cadono quest’anno i 100 anni dal caso Matteotti, 110 anni dall’inizio della Prima Guerra mondiale, 75 anni dalla nascita della Nato e 120 da quella di Robert Oppenheimer. Molto attese anche tematiche legate al conflitto israelo-palestinese e all’intelligenza artificiale.
Seconda prova
La seconda prova si svolgerà il 20 giugno, sempre a partire dalle 8.30, in forma scritta, grafica o scritto-grafica. Come sempre, il secondo scritto rappresenta una prova diversa e specifica per il singolo indirizzo di studio. Le materie per ogni quinto sono uscite a gennaio e la novità principale riguarda il ritorno, dopo ben 5 anni, della temuta versione di greco per il liceo classico.
Negli istituti professionali di nuovo ordinamento (Decreto Legislativo 61/2017), la prova è basata su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo, piuttosto che su discipline specifiche. Anche qui, come per il tema d’italiano, la prova avrà un valore massimo di 20 punti.
Cosa si può portare (e cosa no) alla seconda prova
Durante lo svolgimento della seconda prova sono tassativamente vietati dispositivi personali in grado di connettersi a internet, quindi ovviamente smartphone, che andranno spenti e consegnati, ma anche smartwatch e tablet. Bandito naturalmente anche qualsiasi appunto o libro di testo, mentre specifici supporti saranno permessi a seconda degli indirizzi di studio. Per il liceo classico e linguistico è consentito ad esempio l’uso del dizionario; per lo scientifico una calcolatrice, purché sprovvista di connessione internet; per l’artistico, così come per gli istituti tecnici, sono concessi alcuni strumenti tecnici (compassi, matite, squadre o altro).
Sono inoltre ammessi in casi specifici degli applicativi cloud. Purché alcune condizioni siano rispettate: prima di tutto che tali applicativi siano utilizzarti abitualmente durante il percorso di studi; che si utilizzino i dispositivi forniti dalla scuola connessi a una sottorete creata appositamente con autenticazione del candidato e il tracciamento delle operazioni svolte in rete.
Qualsiasi necessità tecnica deve inoltre essere esplicitata nel documento che il consiglio di classe ha dovuto elaborare entro lo scorso 15 maggio.
A chi tocca la terza prova
La famigerata terza prova è stata eliminata per la stragrande maggioranza degli istituti superiori a partire dal 2019. Tra le migliaia di studenti che hanno tirato un sospiro di sollievo, resta invece in programma un terzo scritto – che si terrà martedì 25 giugno 2024 – solo in alcuni indirizzi di studio: le sezioni EsaBac, EsaBac techno, sezioni con opzione internazionale, scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta, della Provincia autonoma di Bolzano e scuole con lingua d’insegnamento slovena e bilingui sloveno/italiano del Friuli Venezia Giulia.
Il colloquio orale
A partire dal lunedì o dal martedì successivi alla seconda prova scritta – tranne nelle scuole che ospiteranno i ballottaggi il 23 e il 24 giugno – i maturandi saranno chiamati a sostenere l’esame orale da parte della commissione esaminatrice, che è tornata ad essere mista, quindi con docenti interni ed esterni, oltre al presidente.
Il colloquio serve per valutare le competenze maturate dallo studente nel perimetro delle discipline d’esame e la capacità di esporre il proprio percorso educativo, culturale e professionale. Si inizia con uno spunto scelto dalla commissione che permette agli studenti di presentare una breve relazione o un elaborato multimediale sull’esperienza Pcto (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) svolta. Come indicato nell’ordinanza ministeriale, va privilegiata la dimensione del dialogo pluridisciplinare e interdisciplinare e, per quanto riguarda l’educazione civica, pur non essendo prevista una fase specifica dell’orale dedicata a questa disciplina, in qualunque momento dell’esposizione di un determinato argomenti, al candidato può essere richiesto di trattare le tematiche connesse all’educazione civica.
Come si forma il punteggio finale?
Il voto finale è determinato dal punteggio ottenuto nelle prove scritte, nel colloquio orale e dai crediti scolastici accumulati negli ultimi tre anni di scuola. La votazione complessiva è espressa in centesimi e suddiviso come segue: fino a 40 punti per i crediti scolastici, fino a 20 punti per la prima prova scritta, fino a 20 punti per la seconda prova scritta e fino a 20 punti per il colloquio. La commissione ha la facoltà di assegnare un bonus aggiuntivo di massimo 5 punti a chi ne ha diritto. Il punteggio massimo raggiungibile è 100, con la possibilità di ottenere la lode, mentre il punteggio minimo per superare l’esame è 60/100.
Il “Capolavoro” dello studente
Il Capolavoro dello studente è un documento personale che fa parte dell’E-Portfolio, il “contentiore” digitale introdotto dalle riforme del Pnrr in cui viene raccolto il percorso scolastico dello studente insieme a varie informazioni e documenti, allo scopo di dimostrare lo sviluppo di abilità e competenze da parte del ragazzo.
Il Capolavoro dello studente è invece un prodotto personale con lo scopo di valorizzare e rappresentare le competenze acquisite e i progressi fatti nell’arco del percorso scolastico. Si tratta di una novità della maturità 2024 che ha creato un po’ di confusione anche tra gli insegnanti. Il Ministero ha perciò chiarito che non sarà oggetto del colloquio orale e non andrà a confluire direttamente nel curriculum dello studente. Secondo le linee guida ministeriali, il “Capolavoro” va inteso infatti come un “atto soggettivo di riflessione sul proprio percorso di apprendimento e di crescita personale”.