Medici con l’Africa Cuamm celebra i 25 anni dall’apertura dell’Ospedale San Luca di Wolisso

14.12.2025 14:55
Medici con l'Africa Cuamm celebra i 25 anni dall'apertura dell'Ospedale San Luca di Wolisso

25 anni dell’Ospedale San Luca di Wolisso: un traguardo di cura e solidarietà

Un evento significativo si è celebrato in Etiopia: l’Ospedale San Luca di Wolisso e la Scuola di formazione in infermieristica e ostetricia hanno festeggiato il loro 25° anniversario. Questa struttura, sostenuta dalla Chiesa Cattolica Etiope e realizzata grazie all’impegno di Medici con l’Africa Cuamm e della Conferenza Episcopale Italiana in occasione del Giubileo del 2000, ha profondamente migliorato l’accesso ai servizi sanitari nella zona di South West Shoa, popolata da oltre 1.240.000 abitanti, riporta Attuale.

Negli ultimi 25 anni, l’ospedale ha accolto 250.000 pazienti e ha effettuato 1.600.000 visite ambulatoriali. Inoltre, ha visto 70.000 nascite e ha realizzato 255.000 vaccinazioni, confermando il suo ruolo cruciale nella sanità della regione. La struttura è dotata di 163 posti letto, pronto soccorso, reparti medici e chirurgici, e gestisce oltre 3.000 parti all’anno.

Accanto all’ospedale, la scuola di infermieristica ha formato più di 906 professionisti nel settore sanitario, offrendo a 30 nuovi studenti la possibilità di qualifica ogni anno grazie a borse di studio sponsorizzate dal Cuamm. Durante la cerimonia di celebrazione, che ha visto la partecipazione di importanti personalità, tra cui il Segretario Generale della Cei, Giuseppe Andrea Salvatore Baturi, è stato ribadito l’impegno verso le categorie più vulnerabili, come madri e neonati.

“Siamo felici di celebrare oggi i 25 anni dell’Ospedale San Luca, un traguardo reso possibile dalla comunità, dalla Chiesa e dalla generosità di molti sostenitori”, ha dichiarato don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm. Ha aggiunto che l’obiettivo principale resta ridurre la mortalità materna e infantile nella regione.

Il vescovo Abune Lukas Teshome Fikre ha evidenziato l’importanza di radicare l’ospedale nel sistema sanitario locale, augurandosi un ampliamento delle strutture scolastiche per migliorare la formazione degli studenti. “Il futuro sarà il ‘nuovo volto’ dell’ospedale: i prossimi 25 anni iniziano oggi!”, ha affermato.

La creazione dell’ospedale rispondeva a un bisogno urgente, garantendo assistenza sanitaria a una vasta area che, da Addis Abeba a Jimma, era priva di ospedali e scuole di formazione. Il progetto ha abbracciato un approccio di partenariato pubblico-privato senza scopo di lucro, creando un luogo di crescita ecumenica nel contesto etiope.

Sin dai primi anni di attività, l’ospedale ha offerto servizi di salute materno-infantile e ha avviato iniziative di medicina di comunità, estendendo il proprio raggio d’azione e supportando 20 centri sanitari in vari distretti. Le recenti iniziative di salute materna e neonatale, insieme alle attività comunitarie di promozione della salute, hanno reso l’ospedale un punto di riferimento fondamentale per la popolazione locale.

Inoltre, il Cuamm ha promosso un significativo scambio di studenti tra Italia ed Etiopia, facilitando la formazione e specializzazione di 342 studenti del Sism e 86 specializzandi dal 2002 al 2025, consolidando ulteriormente la collaborazione tra i due paesi nel campo della salute e dell’educazione.

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