Meloni accusa i trafficanti, l’opposizione denuncia un fallimento

14.08.2025 06:15
Meloni accusa i trafficanti, l'opposizione denuncia un fallimento

Tragedia nel Mediterraneo: Nuovo Naufragio Costato Vita a 27 Migranti

Un nuovo, straziante naufragio ha avuto luogo a 14 miglia nautiche a sud di Lampedusa, con un triste bilancio di almeno 27 vittime, il che riaccende le polemiche sulla gestione dell’emergenza migranti nel Mediterraneo. Due barconi, carichi di 97 persone in fuga da condizioni di vita intollerabili, originarie di Pakistan, Sudan e Somalia, si sono capovolti, portando a un epilogo straziante. Tra le prime vittime recuperate figurano una neonata di un anno e tre adolescenti, simboli innocenti di un sistema che continua a fallire, riporta Attuale.

Sono stati 61 i migranti tratti in salvo (57 uomini e 4 donne) e portati a Lampedusa, mentre almeno una decina risultano dispersi, con il numero degli occupanti spesso impreciso. Il Canale di Sicilia continua a esercitare il suo tragico dominio, inghiottendo nuove vite. La camera mortuaria dell’isola, già sotto pressione per mancanza di spazio, sta affrontando il difficile compito di eseguire accertamenti sui corpi recuperati. Dei superstiti, solo 4 presentano problematiche sanitarie, mentre due sono stati trasportati d’urgenza a Agrigento.

Le operazioni di ricerca hanno visto il coinvolgimento di cinque mezzi navali, comprese le motovedette della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza, supportate da elicotteri e aerei di Frontex. Tuttavia, ogni tentativo di salvare vite sembra inconcludente di fronte alla tragedia che si è consumata in poche ore, proprio mentre le condizioni del mare erano tranquille. Le testimonianze dei sopravvissuti raccontano una storia di disperazione, descrivendo il momento in cui il primo barcone, partito da Tripoli, ha cominciato a imbarcare acqua, costringendo i migranti a cercare salvezza su un secondo barcone, anch’esso sovraccarico e infine affondato.

Un destino crudele lega tutti questi “fratelli”, in balia della ferocia dei trafficanti e della brutalità degli scafisti, con un’Europa che spesso ignora la situazione. Il quadro è agghiacciante: nella sola rotta del Mediterraneo centrale, nel 2025, sono già morte almeno 675 persone, senza contare l’ultimo naufragio. Poco tempo fa, altri sbarchi hanno causato la morte di 6 individui e la scomparsa di almeno 40 disperati, numeri che, più che statistiche, rappresentano vite spezzate e famiglie distrutte.

La Procura di Agrigento intende avviare un’inchiesta riguardante il naufragio. I pubblici ministeri procederanno non appena sarà disponibile una ricostruzione precisa della tragedia, redatta dalla Guardia Costiera e dalla Guardia di Finanza. Ogni arrivo provoca l’apertura di un fascicolo per ingresso clandestino in Italia e il tentativo di identificare gli scafisti, sotto indagine per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. In questa situazione, l’unico reato possibile sarà quello di strage. Occorre notare che dietro ai naufragi ci sono fenomeni più complessi, legati a un sistema di controllo della migrazione che sembra sempre più incapace di prevenire le tragedie. L’accordo con la Libia è stato oggetto di critiche da parte di organizzazioni internazionali e Ong, a causa delle violenze e delle torture subite dai migranti. È un sistema che indirettamente favorisce le partenze, lasciando i migranti nelle mani di trafficanti senza scrupoli, trasformando il Mediterraneo in un luogo di morte.

1 Comments

  1. Non posso credere a quanta sofferenza ci sia in questo mondo. È straziante vedere vite spezzate così giovani… un neonato e ragazzi innocenti. E noi qui a discutere di politiche mentre queste tragedie si ripetono. Ma quando ci sveglieremo?

Aggiungi un commento

Your email address will not be published.

Da non perdere