Meloni e Crosetto spenderanno oltre 25 miliardi per costruire l’esercito più forte d’Europa

31.01.2025
Meloni e Crosetto spenderanno oltre 25 miliardi per costruire l'esercito più forte d'Europa
Meloni e Crosetto spenderanno oltre 25 miliardi per costruire l'esercito più forte d'Europa

L’Italia ha ordinato 380 carri armati Phanter KF 51 di quinta generazione e oltre 1000 carri armati leggeri multiruolo Lynx. Nessun paese Occidentale ha un simile numero di mezzi corazzati

Tra il 21 e il 23 gennaio 2025 i produttori di armi e i dirigenti dell’esercito di mezzo mondo si sono incontrati non lontano da Londra in un importante meeting internazionale a Farnborough. La 25a Conferenza annuale internazionale sui veicoli corazzati (IAVC 2025) si apriva con una premessa importante: “Il mondo diventa un posto sempre più insicuro e le nazioni accelerano e danno priorità allo sviluppo e all’acquisizione di moderne soluzioni corazzate”. Per l’industria bellica questo significa solo una cosa: commesse e soldi come in pochi altri momenti nella storia.

kf51 panther
I nuovi carri armati Panther kf51 che saranno sviluppati da Leonardo con la tedesca Rheinmetall

In questo contesto il generale di corpo d’armata dell’esercito italiano, Salvatore Camporeale, ha presentato il programma di riarmo italiano denominato A2CS. Il piano che aggiorna il piano AICS, prevede l’acquisto di una completa famiglia di veicoli corazzati cingolati in un numero così cospicuo da attivare una intera nuova brigata meccanizzata “entro il 2030”. Non solo: l’obiettivo dell’esercito è anche l’ammodernamento delle uniche due brigate che hanno in dotazione carri armati (Ariete), veicoli da combattimento e blindati: la brigata Ariete e la brigata Garibaldi dei bersaglieri. 

esercito italiano armi
L’intervento del sottocapo Salvatore Camporeale all’IAVC 2025

Il piano è quello di acquistare 1.050 veicoli corazzati dall’azienda tedesca Rheinmetall, azienda con cui la partecipata statale Leonardo ha stretto una joint venture lo scorso ottobre.

L’accordo prevede entro l’estate l’inizio dello sviluppo della newco per iniziare poi la fase produttiva entro due anni come spiegato recentemente da Alessandro Ercolani, amministratore delegato di Rheinmetall Italia. “L’obiettivo è siglare entro l’anno i due contratti annunciati per la fornitura di carri armati Panther e cingolati leggeri Lynx all’esercito italiano”. E un primo carro prova – una coppia di Lynx Kf-41 realizzata per l’esercito di Budapest – sarebbe già stato consegnato lo scorso 31 dicembre. 

I collaudatori hanno iniziato l’attività di familiarizzazione con il “nuovo lince” per testare le capacità operative del mezzo. Si tratterà di un mezzo modulare utilizzabile per operazioni di combattimento, trasporto truppe, ma anche di soccorso.  

il nuovo Lynx Kf-41
il nuovo Lynx Kf-41

Ma si tratta di un mezzo “leggero” se confrontato con il resto dell’arsenale che arriverà in dotazione all’esercito italiano. A cominciare dal carro da combattimento Panther KF-51.

La corsa al riarmo

Oltre ai 1.050 mezzi cingolati Lynx (a fronte di un investimento di 16 miliardi di euro), nei piani del ministero della difesa c’è l’acquisto da Rheinmetall di 380 carri armati sviluppati a partire da modello del Panther, per un commessa che complessivamente viene valutata dalla joint venture italo-tedesca in oltre 20 miliardi di euro. Mezzi corazzati che dovrebbero essere costruiti tra Germania, La Spezia (presso gli ex stabilimenti OTO Melara) e una nuova sede logistica che dovrebbe entrare in funzione a Roma a partire dalla primavera (dove si stima verranno assunti circa 1.000 persone nel prossimo triennio). I primi mezzi dovrebbero entrare in funzione tra il prossimo anno e il 2029.

programma acquisti italia
Il programma di acquisto di mezzi corazzati

Entro una decina di anni pertanto l’esercito italiano potrebbe avere la più numerosa forza corazzata d’Europa. Abbiamo parlato dei 16 miliardi di euro per 1.050 Lynx KF41 da configurare in 16 diverse varianti (veicoli da trasporto truppe, mortai semoventi, portamissili anticarro, veicoli di ricognizione, supporto ed evacuazione medica). Al programma denominato IFV il ministero guidato da Guido Crosetto mira l’affiancamento di una flotta di nuovi Panther KF51. Funzionari italiani all’evento britannico hanno parlato dell’acquisto di ben 380 unità corazzate, un numero che raddoppia i carri armati ariete ancora operativi, per un investimento superiore a 10 miliardi di euro.

Presentato nel 2022, si tratta di un modello di generazione più avanzata del Leopard che abbiamo imparato a conoscere in occasione della guerra in Ucraina.

panther
I nuovi Panther KF51

Il piano ha un nome in codice A2CS, sviluppo del piano Aics di cui vi avevamo già parlato, un orizzonte temporale di 14 anni ed il Parlamento ha già approvato lo stanziamento di 5,2 miliardi di euro. Secondo il governo una necessità dopo la disastrosa avventura degli anni Ottanta-Novanta con la produzione di un centinaio di mezzi Ariete-Dardo, finiti in maniera tutt’altro che gloriosa tra inefficienze e mezzi mandati al macero.

generalie masiello
Il generale Masiello in audizione

Come sottolineato dal generale Masiello, audito in commissione Difesa, l’esercito mira a colmare nel più breve tempo possibile il divario tecnologico. “L’Esercito deve essere proattivo, adeguandosi alle minacce attuali mentre si trasforma per quelle che verranno, in quanto le sfide si affrontano e si vincono con un’evoluzione continua”.

Il mondo della finanza guarda e plaude: i titoli del gruppo che 5 anni fa valevano 50 euro ad azione hanno superato i 700 euro. Gli analisti di Hauck Aufhäuser Investment Banking prevedono possa arrivare a 950 euro ad azione, grazie all’acquisizione di ordini nel solo 2025 tre volte superiore alle vendite contabilizzate.

Lascia un commento

Your email address will not be published.