La presidente del Consiglio, durante il dibattito a Palazzo Madama, ha replicato a Mario Monti e al Partito Democratico, che hanno parlato di presunte ingerenze dell’imprenditore americano sulle politiche del governo
Il rapporto di amicizia tra Elon Musk e Giorgia Meloni torna ad agitare il dibattito politico, con la premier che ha dovuto rispondere in Senato alle critiche avanzate dal Partito Democratico e dal senatore a vita Mario Monti. Critiche avanzate durante le sue comunicazioni nell’aula di Palazzo Madama in vista del prossimo Consiglio Ue. L’ex presidente del Consiglio, nel suo intervento, ha citato direttamente l’imprenditore e braccio destro di Donald Trump.
Monti: “C’è una perdita di dignità dello Stato”
“Credo che la personalità che i cittadini hanno eletto per governare lo Stato deve rispettare il potere pubblico che gestisce, non dando l’impressione un po’ provincialistica di trarre molta soddisfazione dal plauso dei potenti. Se si dà l’impressione di erigere un signore privato, grande genio, come Elon Musk a una sorta di protettorato morale del nostro Paese, c’è una perdita di dignità dello Stato simile a quella che c’è quando si rincorrono con lettere gli ultimi potenziali aderenti a un condono che ormai neanche reagiscono più”, ha detto Monti.
Malpezzi (Pd): “Meloni fonda la sua politica sull’amichettismo”
Ad attaccare Meloni per i suoi rapporti con la prossima amministrazione americana è stata anche la senatrice del Partito Democratico, Simona Malpezzi. “Presidente – ha detto l’esponente dem – lei è stata definita recentemente la leader più potente d’Europa: sta a lei dimostrare se vuole usare il termine ‘potere’ che le è stato attribuito come sostantivo o come verbo da coniugare. E invece di prendersela con il Presidente Prodi spinga il presidente eletto Trump a non cambiare la linea tenuta dagli Usa rispetto al conflitto in Ucraina e spinga i suoi alleati europei riottosi a una maggiore integrazione. FdI e Lega hanno sempre sostenuto che ci volesse meno Europa ma meglio. E questo slogan lo abbiamo trovato nel programma del suo partito: ma cosa significa meglio? Per lei che sta guidando un paese che usa tante risorse europee sarebbe meglio uscire dalla contraddizione e lavorare invece per una Europa più forte”.
“Ci domandiamo perché voglia concedere la sovranità del nostro cielo a Musk, perché non ha detto una parola quando Musk ha rilanciato il messaggio delegittimante l’Europa di un europarlamentare cipriota, perché non si è mai espressa rispetto alle ingerenze nella nostra politica. Perché temiamo che la sua politica si fondi sull’amichettismo. Quello che attribuisce agli altri ma che lei non disdegna”.
Meloni: “Ho buoni rapporti con tanti, ma non concedo ingerenze”
Stizzita la replica di Giorgia Meloni, che ha rimandato al mittente le accuse. “Non so che film abbiate visto”, ha esordito la premier nella sua replica, aggiungendo: “Credo che ci dobbiamo capire su una differenza fondamentale tra me, noi e quello che abbiamo visto nel corso degli anni. Per tanti anni. Abbiamo visto leader italiani che pensavano che quando avevano un buon rapporto, un’amicizia, con un leader straniero, dovevano seguire pedissequamente quello che facevano gli altri. Io non lo penso, posso essere amica di Elon Musk ed essere nello stesso momento il premier che per prima regola l’attività dei privati nello spazio. Ho buoni rapporti con un sacco di gente ma non prendo ordini da nessuno. Sono una persona libera che si confronta con tutti, con persone che la pensano come me o no, ma non prendo ordini da nessuno. Non vi seguirò mai in questo racconto per cui con chiunque si parli sembra che si stia eseguendo degli ordini. Non lo faccio e non lo farò mai anche se per qualcuno è difficile da comprendere”.
“Su Musk – ha aggiunto la premier – dico anche che io da anni dico che è un problema se ci sono concentrazioni che hanno fatturati maggiori di diversi stati nazionali, che agiscono senza regole. E mi avete detto che ero sovranista. Io la penso così anche ora, ma cosa è successo ora? È successo che Musk è la prima di queste persone che non ha idee mainstream. Il problema si è posto all’indomani del sostegno di Musk a Trump, ma nessuno ha detto una parola fino a che Musk sosteneva il Partito Democratico. Io non ragiono così. Io non consento ingerenze a nessuno, guardo sempre e solo l’interesse nazionale, però sono felice che anche voi siate diventati sovranisti, la considero una grandissima impresa di Elon Musk, più di essere arrivato sulla luna”.