Mercato libero e tutele graduali, così cambia la bolletta della luce

20.05.2024
Mercato libero e tutele graduali, così cambia la bolletta della luce
Mercato libero e tutele graduali, così cambia la bolletta della luce

Dal 1° luglio scatta la fine del regime di maggior tutela, in cui può fare ritorno fino al 30 giugno anche chi aveva già scelto un nuovo gestore: ecco come funziona. Le ultime novità e gli accorgimenti per risparmiare

Manca meno di un mese e mezzo alla fine del mercato tutelato dell’energia elettrica: salvo proroghe in extremis, la maggior tutela cesserà il prossimo 30 giugno e il 1° luglio scatterà il servizio a tutele graduali, il sistema «ponte» per agevolare il passaggio definitivo per tutti. Le tutele graduali non riguarderanno chi ha già sottoscritto un contratto con una società sul libero mercato (e non rientrerà dal libero mercato a quello tutelato entro la scadenza alle porte) e chi sceglierà un gestore di qui alla fine del prossimo mese. I clienti domestici non vulnerabili che al 30 giugno si trovano ancora nel regime di maggior tutela saranno trasferiti automaticamente all’operatore dell’area di riferimento selezionato in base alle aste che si sono svolte nei mesi scorsi per essere inseriti nel sistema delle tutele graduali. C’è però una distinzione e vale per i clienti classificati come vulnerabili (per reddito, età, disabilità). Questa fascia di clientela potrà restare nel servizio a maggior tutela (se nel frattempo non ha già cambiato ed è passata al libero mercato) e potrà tornare nel tutelato – che, stando alle previsioni, costerà meno – se è nel libero. Il tutto sembra contorto e genera caos, anche perché molte famiglie non sanno nemmeno se si trovano nel regime tutelato o nel libero. Con pochi passaggi è possibile però districarsi e – con tutte le dovute accortezze – anche risparmiare. Ecco cosa sapere.

Cosa succederà alla bolletta

Cambieranno prezzi ma anche molte condizioni contrattuali. Il mercato tutelato è quello in cui i prezzi e le condizioni contrattuali sono fissate da Arera, ossia l’Autorità pubblica di luce e gas (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Arera ogni tre mesi per la luce e, da ottobre 2022, ogni mese per il gas cambiava il prezzo dell’energia. Nel mercato libero sarà il fornitore a fissare prezzi e condizioni contrattuali. Le condizioni contrattuali riguardano ad esempio la rateizzazione (le regole per poter rateizzare il pagamento della bolletta), gli interessi e le penali da pagare in caso di solleciti o ritardati pagamenti, le garanzie (deposito cauzionale, domiciliazione del pagamento delle bollette), le modalità di fatturazione (mensile o bimestrale) o le penali per il recesso anticipato in caso di un contratto di fornitura a tempo determinato e a prezzo fisso.

Come capire il tipo di mercato

Molti consumatori non sanno se sono nel mercato libero o in quello tutelato. Scoprirlo è molto semplice. «Chi non ha mai fatto nulla, non ha mai aderito a un contratto con una nuova compagnia, si trova ancora nel mercato tutelato della luce – spiegano dall’Unione Nazionale Consumatori -. Chi invece ha scelto in questi anni un nuovo fornitore è nel mercato libero». In caso di dubbio, basta controllate la prima pagina dell’ultima bolletta arrivata. Solitamente in alto, nel caso del mercato tutelato, si trova per la luce la scritta “Servizio di maggior tutela”. Semplificando, occorre trovare la scritta “tutela”.

I passaggi

Come detto, occorre prima di tutto distinguere tra vulnerabili e non vulnerabili, per poi capire meglio le direzioni. Chi oggi è nel tutelato e non ha fatto ancora niente, vale a dire che non ha ancora deciso di sottoscrivere un contratto con una nuova società della luce sul libero mercato, può restare in quello tutelato, che per i non vulnerabili diventerà in automatico a tutele graduali (Stg), mentre per i vulnerabili rimarrà quello che è attualmente. Tutti possono chiedere di tornare indietro qualora abbiano già optato per il libero. È però una richiesta che si potrà fare solo entro il 30 giugno. In ogni caso, anche dopo di allora nessuno resterà senza luce. La continuità del servizio resta sempre garantita.

Chi sono i clienti vulnerabili

In sintesi, sono clienti che ricadono in questa categoria per una serie di parametri legati a reddito, età, disabilità. Sono stati definiti dal Dl Aiuti Bis, il Decreto legge 9 agosto 2022, numero 115. I vulnerabili per reddito sono quei clienti che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate ai sensi dell’articolo 1, comma 75, della legge 4 agosto 2017, numero 124: ad esempio, lo è automaticamente chi è percettore di bonus energia.

Per disabilità è chi rientra tra i soggetti con disabilità ai sensi dell’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, numero 104. Ci sono poi le persone che sono in gravi condizioni di salute in base alle quali è necessario l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche salvavita alimentate dall’energia elettrica o anche chi ospita persone che versano in tali condizioni.

Vulnerabili sono anche i soggetti che hanno un’utenza ubicata nelle isole minori non interconnesse, ossia: Ustica, Tremiti, Levanzo, Favignana, Lipari, Lampedusa, Linosa, Marettimo, Ponza, Giglio, Pantelleria, Stromboli, Panarea, Vulcano, Salina, Alicudi, Filucudi, Capraia, Ventotene. E, ancora, chi ha un’utenza in strutture abitative di emergenza a seguito di eventi calamitosi. Infine, indipendentemente dalle precedenti condizioni, è nella categoria dei vulnerabili chi ha un’età superiore ai 75 anni.

Il paradosso delle tutele graduali

Nei mesi scorsi, con un laborioso procedimento, i clienti non vulnerabili ancora presenti nel mercato tutelato sono stati assegnati con una procedura di asta ai diversi operatori dell’energia che hanno partecipato alle gare. Il meccanismo d’asta ha fatto sì che gli operatori si contendessero i clienti a suon di offerte più basse. Il risultato è un paradosso: i dati emersi dopo le aste per l’assegnazione dei non vulnerabili che sono ancora nel tutelato hanno evidenziato che il sistema a tutele graduali, Stg, non solo sarà più vantaggioso economicamente del libero, ma costerà addirittura meno del tutelato. In pratica, chi non ha cambiato ed è rimasto fermo nel tutelato, si troverà a pagare meno, intorno ai 130 euro all’anno rispetto a oggi. Questo ha portato molti consumatori già migrati nel libero mercato a voler rientrare nella maggior tutela, per poter così poi accedere dal 1° luglio al sistema a tutele graduali.

Come fare per rientrare nel tutelato

Gli utenti che sono già passati al mercato libero dell’energia elettrica possono rientrare, entro il prossimo 30 giugno, nel mercato tutelato così come prevede la normativa vigente (attenzione però a verificare tutte le condizioni contrattuali sottoscritte con il proprio gestore, onde evitare eventuali penalizzazioni). Si tratta di un passaggio molto semplice. Basta compilare un modulo e inviarlo via mail. L’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente nel disciplinare le condizioni contrattuali ed economiche di erogazione del servizio di maggior tutela ai clienti finali, ha previsto che ogni soggetto che esercita il servizio è tenuto ad offrire ai clienti domestici le condizioni di erogazione. In sostanza, gli utenti che vogliono tornare al tutelato devono rivolgersi all’operatore che offre la maggior tutela nell’area in cui vogliono fare il passaggio.

Confconsumatori ricorda che, per i clienti che non conoscono il nome della società che presta il servizio di maggior tutela nel territorio in cui desiderano cambiare il fornitore, Arera ha attivato sul proprio sito un motore di ricerca che consente al consumatore di scoprire il venditore, indicando anche il link web dove trovare agevolmente le istruzioni da seguire per il rientro al mercato tutelato dal mercato libero.

Una volta individuato l’operatore, occorre inviare il modulo con la richiesta di cambio. Per il Servizio Elettrico Nazionale, che è quello più diffuso, il modulo si trova a questo indirizzo. Ognuno ha il suo modulo. Al modulo vanno allegati alcuni documenti, a cominciare dalla carta d’identità.

Come risparmiare

Occorre prima di tutto conoscere i propri consumi. In bolletta c’è scritto quanta energia elettrica è stata usata negli ultimi 12 mesi e quanto si è speso complessivamente. Per analizzare i propri consumi su un arco temporale più lungo, indipendentemente dai venditori, si può accedere con lo Spid o la Carta di identità elettronica al Portale Consumi di Arera: www.consumienergia.it. Per confrontare invece i propri consumi e quanto speso nell’arco dell’anno con le proposte tariffarie sul mercato libero, è consultabile il portale offerte dell’Autorità: www.ilportaleofferte.it. Qui comparirà il risparmio che si riesce a ottenere e, soprattutto, è possibile effettuare un confronto con il mercato tutelato, che in questa fase risulta più conveniente.

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