L’Aquila: Nuova Rotta di Migranti Scatenata da un Video Virale su TikTok
L’Aquila, 10 novembre 2025 – La città abruzzese è diventata un nuovo polo di attrazione per i migranti, grazie a un video su TikTok in lingua pashtu che invita a “Venire all’Aquila” per richiedere asilo. Questo appello di un influencer è stato ampiamente condiviso, portando a una massiccia affluenza di giovani in cerca di stabilità. Da giorni, si registrano lunghe file di migranti davanti alla prefettura, riporta Attuale.
La tensione cresce tra coloro che si mobilitano per aiutare i migranti e chi invece cerca di fermare questo afflusso. Recentemente, coperte sono state rubate a una trentina di migranti, costretti a dormire al freddo per la mancanza di posti nei dormitori cittadini. Il sindaco, Pierluigi Biondi, ha denunciato un “furto contro gli ultimi” e ha lanciato un monito riguardo il rischio di sfruttamento: “Sciacalli che mercanteggiano esseri umani” si celano dietro a questi messaggi online.
I nuovi arrivi, principalmente giovani provenienti da Pakistan e Afghanistan, sono stati “depositati” sotto la prefettura da individui che il sindaco ha definito sciacalli. Le strutture di accoglienza sono al limite della capienza, mentre il comune è in difficoltà a fronteggiare la situazione emergenziale che si evolve. Biondi ha affermato: “Il Comune dell’Aquila NON È DISPONIBILE a ospitare chicchessia nei propri alloggi che non siano coloro che sono previsti nei programmi di accoglienza già in essere.”
La pressione aumenta, considerando che altri 25 migranti sono stati fatti arrivare sotto la prefettura, suscitando la protesta del sindaco. “È necessario capire chi indirizza queste persone verso la nostra città, creando aspettative infondate“, ha dichiarato. Recenti arrivi includono 44 migranti trasferiti da Trieste attraverso la rotta balcanica, dopo un periodo di stallo in cui sono stati abbandonati in situazioni precarie.
Biondi ha convocato incontri urgenti per discutere le soluzioni e ha chiesto che vengano individuati gli squallidi personaggi dietro a questa situazione. “L’Aquila non può diventare il ricettacolo dei flussi di tutto il Paese”, ha avvertito, insistendo sulla necessità di un’accoglienza seria e coordinata.
Le condizioni di vita per i migranti sono critiche. Le notti fredde, con temperature vicino ai tre gradi, hanno costretto molti a dormire per terra, nei sottopassi o in angoli dei parcheggi, poiché i dormitori sono stracolmi. Solo grazie a una rete di solidarietà spontanea, alcuni cittadini e associazioni stanno cercando di alleviare la situazione, raccogliendo coperte e indumenti pesanti.
Il furto delle coperte ha scatenato una risposta immediata da parte della comunità, testimoniando l’impegno di molti aquilani nel supportare i migranti in difficoltà. Don Osman Prada, parroco della frazione di Roio, ha avviato una distribuzione di conforto mentre il centro sociale Torrione San Francesco e cittadini attivi stanno contribuendo con donazioni.
La situazione continua ad evolversi, lasciando in molti interrogativi sul futuro dell’accoglienza a L’Aquila e sui messaggi che circolano online, creando aspettative spesso irrealistiche per i migranti.