Ai Campi Flegrei nell’area più a rischio per il bradisismo, dove vivono 84mila persone, oltre mila edifici sono risultati con una vulnerabilità definita elevata “da attenzionare”. Ovvero rischiano di crollare
I Campi flegrei continuano a tremare sotto Napoli ma sfatiamo subito un dettaglio: se con un terremoto di magnitudo 5 potranno esserci significativi danni agli edifici qui non sarà una nuova Irpinia e il bradisismo non produrrà eventi della portata del terremoto del 1980. A spiegarlo a Dossier è Giulio Zuccaro, professore all’università degli studi Federico II di Napoli e consulente della protezione civile.

“Quello che possiamo fare oggi è lavorare sulla prevenzione senza alimentare polemiche e allarmisi” spiega Zuccaro a pochi giorni dalle parole di Fabio Ciciliano che in conferenza stampa aveva spiegato che con una scossa di magnitudo 5 sarebbero crollati i palazzi e contati i morti.
Obiettivo: “Convivere con l’emergenza”
Secondo Zuccaro nell’area più a rischio per il bradisismo, dove vivono 84mila persone, il 10% dei 12mila edifici esistenti ha una vulnerabilità elevata “da attenzionare”.
“Abbiamo messo i cappotti sulle facciate per risparmiare sulle bollette, ma sulla sicurezza si è fatto poco nonostante ci fossero i mezzi”.