No Tav bloccano l’autostrada Torino-Bardonecchia, violenti scontri con la polizia

26.07.2025 16:55
No Tav bloccano l'autostrada Torino-Bardonecchia, violenti scontri con la polizia

Torino, 26 luglio 2025 – Fine settimana contrassegnato dal caos sull’autostrada Torino-Bardonecchia, invasa da manifestanti No Tav e chiusa al traffico. L’accesso all’A32 è stato bloccato nei pressi del cantiere dell’autoporto di San Didero, dove circa 400 manifestanti hanno accampato creando falò. I partecipanti al movimento – alcuni con il volto coperto – hanno anche lanciato pietre e materiale incendiario contro le forze dell’ordine, le quali hanno risposto all’azione con idranti. Le barriere sono state battute con spranghe di ferro e manomesse.

Il corteo, programmato per oggi, è partito poco dopo mezzogiorno da Venaus, diretto verso i “cantieri della devastazione”, attraversando le vie di Susa. Un gruppo numeroso ha preso i sentieri che conducono al cantiere di Chiomonte, dove si sono riuniti altri 400 manifestanti. Nel frattempo, alcuni partecipanti hanno optato per salire su un treno diretto a San Didero.

Le manifestazioni sono parte di una lunga serie di proteste contro la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità in Val di Susa. Questo progetto è stato fortemente contestato dai residenti e da attivisti, i quali sostengono che causerà danni irreparabili all’ambiente e al territorio. Negli ultimi anni, i protestanti hanno usato vari metodi per far sentire la loro voce, inclusi sit-in, marce e altri eventi nonviolenti, ma l’escalation di eventi violenti preoccupa le autorità locali e nazionali.

Le autorità hanno cercato di mantenere la calma e la sicurezza nella regione, ma la pressione continua delle manifestazioni sta rendendo la situazione sempre più tesa. I manifestanti sostengono di essere sostenuti dalla popolazione locale, che si oppone a un progetto che considerano dannoso per la loro economia e per il patrimonio naturale della valle.

In questo contesto, l’intervento delle forze dell’ordine è stato necessario per proteggere i lavori in corso. Tuttavia, la risposta alle violenze potrebbe potenzialmente intensificare le ostilità. Gli attivisti chiedono un dialogo costruttivo e una maggiore considerazione per le esigenze locali, mentre il governo insiste sulla necessità della nuova infrastruttura per migliorare i trasporti e l’economia nazionale.

La situazione rimane incerta, con la possibilità di ulteriori tensioni nei giorni a venire. Mentre le manifestazioni continuano a generare notizie, i analisti avvertono che la strada verso una risoluzione pacifica richiederà sforzi congiunti da entrambe le parti, nella speranza di trovare un compromesso che soddisfi le necessità di tutti, riporta Attuale.

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