Controversia sul Viaggio di Palestinesi da Gaza: Coordinamento con le Forze Israeliane
Un caso controverso è emerso dopo il viaggio di circa 150 palestinesi giunti in Sudafrica tre giorni fa. Il volo, operato da una compagnia rumena e partito dall’aeroporto israeliano di Ramon verso Nairobi e poi Johannesburg, non era il primo del suo genere. Al Jazeera ha rivelato che il viaggio è avvenuto in «stretto coordinamento» tra un’organizzazione denominata Al-Majd Europe e le Forze di Difesa israeliane (IDF), riporta Attuale.
Al-Majd Europe si presenta sul proprio sito come un’«organizzazione umanitaria» fondata nel 2010 in Germania e specializzata nel fornire aiuti a comunità musulmane in zone di conflitto. Tuttavia, il sito web è stato lanciato di recente (febbraio 2025) e presenta contenuti generati da intelligenza artificiale e immagini rubate, oltre a un portale di donazioni che varia da 50 a 1.500 dollari, corrispondente «al costo del viaggio di una persona». Inoltre, il sito, registrato in Islanda, fornisce contatti non accessibili in lingua araba, sollevando dubbi sulla sua legittimità.
Nel gennaio 2025, è comparso un annuncio sui social riguardante un’«evacuazione umanitaria da Gaza». I palestinesi interessati sono stati invitati a fornire i propri dati, ricevendo poi conferme tramite numeri telefonici israeliani. Tra le società coinvolte c’è «Talent Globes», di proprietà di un cittadino israeliano ed estone, Tomer Janar Lind, con un passato di operazioni societarie dubbi. Secondo Haaretz, dopo un’approvazione iniziale, ai candidati venivano date istruzioni per trasferire denaro all’organizzazione, con importi tra 1.500 e 2.700 dollari.
Il primo gruppo di 57 cittadini di Gaza ha lasciato la Striscia il 27 maggio, dopo aver ricevuto istruzioni esatte tramite WhatsApp su dove recarsi. Sono stati trasferiti all’aeroporto di Ramon dopo aver superato i controlli di sicurezza israeliani, imbarcandosi su un volo charter con scalo a Budapest, proseguendo poi per Indonesia e Malesia.
L’Ambasciata palestinese in Sudafrica ha denunciato l’operato di un’«organizzazione non registrata e fuorviante» che ha approfittato della situazione disperata a Gaza, ingannando le famiglie e raccogliendo fondi per facilitare viaggi irregolari. Il ministero degli Esteri palestinese ha esortato i residenti di Gaza a evitare possibili truffe e reti di traffico di esseri umani.
Secondo informazioni di Haaretz, l’Ufficio per l’emigrazione volontaria, creato dal ministero della Difesa israeliano, ha delegato ad Al-Majd il coordinamento delle partenze dei cittadini di Gaza. Questo nel contesto di una decisione del gabinetto di sicurezza israeliano che mira a semplificare i requisiti di sicurezza per chi desidera lasciare la Striscia.
Le affermazioni precedenti di Donald Trump, durante il suo secondo mandato alla Casa Bianca, avevano alimentato discussioni sulla ricollocazione dei palestinesi, proponendo un trasferimento verso aree più tranquille. In una conferenza stampa congiunta con Benjamin Netanyahu, Trump aveva descritto l’idea di «prendere il controllo» di Gaza per trasformarla in una «Riviera», mentre i palestinesi sarebbero stati trasferiti in zone più tranquille.