Piantedosi: “Non sono stato rimandato in Libia”, Tajani chiarisce: “Un malinteso”

09.07.2025 15:25
Piantedosi: "Non sono stato rimandato in Libia", Tajani chiarisce: "Un malinteso"

Ritardi diplomatici in Libia: Le dichiarazioni del ministro Piantedosi

Roma, 9 luglio 2025 – “Non c’è stato alcun respingimento”. Con queste parole, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi cerca di rimettere in discussione le interpretazioni fornite dai media riguardo ai recenti sviluppi avvenuti in Libia, quando una delegazione di ministri europei è stata rinviata dalle autorità della Cirenaica – sotto il controllo del generale Haftar – perché considerata “non gradita”, riporta Attuale.

“La prima parte della visita era andata benissimo,” afferma Piantedosi, facendo riferimento alla tappa in Tripoli, dove ha incontrato i suoi omologhi di Grecia e Malta e il commissario UE per le Migrazioni, discutendo con il governo di unità nazionale sostenuto dall’Onu, che ha come leader Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh.

I problemi sono sorti con i rappresentanti della Cirenaica, che hanno manifestato il loro disappunto riguardo ad un presunto “mancato rispetto delle procedure d’ingresso”. L’incontro programmato è stato annullato a causa di un risentimento della parte libica nei confronti di un eccesso di zelo mostrato da alcune figure dell’Unione Europea, secondo la spiegazione di Piantedosi.

Anche il vicepremier Antonio Tajani ha minimizzato l’accaduto. “C’è stato un misunderstanding tra il rappresentante diplomatico dell’Unione Europea e le autorità libiche nel luogo di atterraggio”, ha dichiarato il ministro degli Esteri, chiarendo che “si trattava di una missione organizzata dall’Unione Europea, non dall’Italia” e auspicando che la questione possa essere chiarita rapidamente.

“Qualora qualche appassionato dell’immigrazione indiscriminata pensasse di poter trarre vantaggio da quanto accaduto, si sbaglia; noi proseguiremo nella nostra lotta contro i trafficanti di esseri umani”, conclude Piantedosi. Inoltre, sottolinea: “Il legame con la Libia è strutturato e questo episodio, sebbene serio, non gestito dalla nostra parte, non comprometterà la collaborazione che abbiamo instaurato con quel Paese da tempo”.

La situazione attuale in Libia continua a essere complessa, con le istituzioni interne che tentano di stabilire una relativa stabilità, mentre le dinamiche regionali e internazionali influenzano significativamente le politiche migratorie. I rapporti tra i Paesi europei e le autorità libiche sono stati storicamente caratterizzati da tensioni e malintesi, sottolineando la necessità di una comunicazione chiara e diretta. Tali incidenti, come quello recente, evidenziano quanto sia cruciale mantenere un dialogo costruttivo per affrontare le sfide legate all’immigrazione e alla sicurezza regionale.

In conclusione, mentre i funzionari cercano di riportare la situazione sotto controllo, resta da vedere come le relazioni tra l’Europa e la Libia si svilupperanno nei prossimi mesi, soprattutto in vista della crisi migratoria e del ruolo chiave che la Libia gioca in questo contesto.

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