Politica, nuova corrente pacifista: “Un sostegno per l’alleanza ampia”

01.07.2025 03:27
Politica, nuova corrente pacifista: “Un sostegno per l'alleanza ampia”

La creazione della Rete Civica: l’appello alla moderazione

Roma, 1 luglio 2025 – “Che cento fiori fioriscano”. Con questa citazione d’effetto, l’europarlamentare indipendente catto-pacifista Marco Tarquinio si riferisce ai numerosi “centro” che si stanno creando per dare vita alla necessaria gamba moderata nel centrosinistra. La “Rete civica e solidale”, presentata ieri alla Camera in collaborazione con il segretario di Demos e parlamentare Pd Paolo Ciani, manifesta chiaramente l’intenzione di costruire un soggetto politico o una lista che possa colmare il “vuoto di rappresentanza” d’ispirazione cattolico-sociale in vista delle prossime elezioni. Riguardo a questo movimento, si riporta Attuale.

Il coordinamento ampio di Elly Schlein

Numeroseplici operazioni di aggregazione sono in fase di attuazione per realizzare questa “gamba del centro”, necessaria per un’alleanza politica a guida Pd di Elly Schlein, che appare attualmente sbilanciata verso le istanze più radicali e liberali dei 5 Stelle e Avs. Nonostante la legge elettorale esistente possa favorire pareggi se il centrosinistra si presentasse unito, l’attivismo di Dario Franceschini dimostra il tentativo di rispondere alle sfide poste alla leadership dem. Sull’onda di speculazioni riguardanti la desistenza e il rischio di una riforma elettorale che imponga coalizioni nazionali, l’ex segretario protempore del Pd ha ripreso l’iniziativa per prepararsi alle elezioni politiche del 2027, mirando a garantire al Nazareno una vittoria essenziale per mantenere coesa la classe dirigente, sempre più convinta della propria funzione di governo.

Origini e obiettivi della Rete Civica

La Rete civica nasce con nobili intenzioni, con l’obiettivo primario di perseguire la pace, ma anche di promuovere giustizia sociale ed equità, tutelando i più vulnerabili. Questo messaggio è sostenuto non solo da Tarquinio e Ciani, ma anche da figure significative come la governatrice dell’Umbria Stefania Proietti, il sindaco di Udine Alberto De Toni, e il presidente del consiglio regionale della Basilicata Angelo Chiorazzo. Tutti membri di un movimento cattolico-democratico, animati da ideali pacifisti e in amicizia con la comunità di Sant’Egidio. Questi esponenti si riconoscono in una tradizione di cattolicesimo sociale, afferente alla sinistra fin dai tempi della Cisl di Pierre Carniti.

Essi esprimono un “apprezzamento” per la posizione della segretaria Schlein contro il piano di riarmo europeo, desiderando far valere tali istanze all’interno del centrosinistra. Tuttavia, si trovano di fronte a una competizione già affollata da Schlein, 5 Stelle e Avs. Inoltre, sia Giorgia Meloni che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sembrano orientati verso un piano di riarmo, in una logica di evoluzione della forza degli Stati.

Un soggetto politico inclusivo

La “Rete civica” si presenta come un soggetto “aperto e inclusivo”. Le esperienze di alleanza sono dimostrate dalla coordinatrice della segreteria dem Marta Bonafoni e dalla capogruppo di Italia Viva Maria Elena Boschi. Tuttavia, la vera sfida è di realizzare un’unità tra le componenti centristi. Ne emerge una realtà in cui sempre più dirigenti cercano stabilità, in un contesto di insoddisfazione, a caccia di una figura federatrice. Da Ernesto Maria Ruffini, coinvolto da Romano Prodi, al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che sta guadagnando sostegno, fino alla sindaca di Genova, Silvia Salis, che rimane in secondo piano dopo le recenti elezioni.

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