Antonio Decaro: una nuova visione per la Puglia in campagna elettorale
Roma, 12 novembre 2025 – Da quando ha sciolto la riserva sulla candidatura a governatore della Puglia, Antonio Decaro è diventato una trottola. Chilometri e chilometri per spiegare ai pugliesi la sua idea di regione. Tra le comunità energetiche del Foggiano, poi a un concerto di pizzica in Salento, pasta e ceci a San Pancrazio e foto di rito nei comuni del Barese, prima di un nuovo giro di giostra, riporta Attuale.
Che Puglia ha trovato?
“Una Puglia certamente cresciuta, orgogliosa, proiettata sullo scenario nazionale e internazionale, che ha investito su se stessa e sta raccogliendo i frutti.”
E le spine?
“Ci sono anche quelle. La mia campagna vuole accendere un faro sulle cose che ancora non funzionano come dovrebbero.”
La sanità, per dire: le regioni del Nord, anche quelle Pd, dicono di non essere più in grado di curare i malati dal Sud.
“La sanità è uno dei temi più sentiti dai cittadini in tutta Italia. Al Sud lo è di più, visto anche il gap di investimenti che il governo storicamente ha fatto in maniera diversa tra Sud e Nord. Ma io non appartengo a quella schiera di amministratori che ricercano un colpevole su cui scaricare i problemi. A maggior ragione in campagna elettorale. Io provo a studiare, a capire i problemi e a proporre soluzioni. In conferenza Stato-Regioni il divario sulla spesa storica e sulla mobilità passiva andrà affrontato.”
La polemica, con lei come fu con Tridico in Calabria, è che un seggio ce l’avete già, a Strasburgo. La sua scelta è stata sofferta. Cosa l’ha convinta?
“I pugliesi. Quest’estate ho attraversato centinaia di piazze per presentare il mio libro. Non c’è stata serata in cui i cittadini non mi chiedessero di tornare. E anche se il mio impegno a Bruxelles è importante, sono l’unico italiano presidente di Commissione parlamentare, ho dovuto fare i conti con l’affetto della mia gente, della mia terra.”
Quali saranno le sue prime mosse, se verrà eletto?
“Ci occuperemo di sanità e di emergenza idrica. A gennaio 2026 rischiamo di mettere a rischio centinaia di imprese nel settore agricolo e di non avere più acqua nelle nostre case. Lo faremo attraverso la realizzazione e il potenziamento degli impianti di affinamento per il riuso delle acque reflue depurate, troveremo i 1300 milioni di metri cubi annui di acqua mancanti.”
Che futuro immagina per Taranto, orfana dell’Ilva?
“Il nostro obiettivo sarà superare insieme il ricatto tra salute e lavoro. Lavoreremo per fare di Taranto un modello di riconversione produttiva, ambientale e sociale, fondato su innovazione, energia pulita e dignità del lavoro. Ma Taranto non può essere solo Ilva: saranno incentivate nuove filiere su economia circolare, idrogeno e logistica sostenibile.”
Si è molto dibattuto, lei per primo, sulla presenza dei suoi due predecessori, Emiliano e Vendola. Come immagina il loro ruolo?
“Non ho mai voluto fare a meno del loro contributo per la nostra terra. Capiremo insieme come valorizzare al meglio la loro esperienza.”
Che regioni saranno, nei prossimi anni, quando Pnrr e bonus europei termineranno?
“Le regioni del Sud certamente hanno avuto una grande opportunità con il Pnrr. La sfida vera sarà quella di valorizzare le opere realizzate attraverso i fondi per la gestione. Penso a un tema per noi prioritario: la sanità. La Puglia sta realizzando decine di Case di Comunità e ospedali di comunità per migliorare l’offerta della sanità territoriale. Ora la domanda è: dove troveremo i soldi per gestirle?”
Il governo? Anche se è di un colore diverso dal suo…
“Come ho sempre detto e dimostrato in tutta la mia storia, per me le istituzioni vengono prima di tutto. Se sarò il presidente della Regione Puglia sarò il presidente di tutti, anche di quelli che non mi hanno votato.”
Queste tre ultime regionali saranno un test nazionale?
“Non ho mai creduto al binomio nazionale-locale. Se fosse così il mio partito vincerebbe tutte le elezioni nazionali, visti i risultati alle amministrative che spesso premiano la classe dirigente di amministratori che può vantare sul territorio.”